1. Una gita molto particolare


    Data: 05/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco, Fonte: Annunci69

    ... le cosce. Normale poi, che a lui l’occhio cadesse spesso e volentieri li. Ormai ero partita, la voglia di giocare con lui si era insinuata in me, i continui abbracci e baci d’amicizia avevano consolidato quella nostra complicità, finché non ci scappò il bacio sulle labbra.
    
    Ad un certo punto mio maritò tornò, e vide che Fabio era sicuramente più sollevato e tranquillo, infatti gli disse: “Meno male ti vedo sorridere, vuol dire la gita sta portando i suoi frutti”.
    
    Guardandomi dritto negli occhi capì subito cosa mi stava frullando nella testa, quindi prima di tornarsene davanti, mi strizzo l’occhio sorridendo, dicendomi: “vi lascio al vostro confessionale”, aveva capito tutto.
    
    Ricordando che eravamo su un pullman con altre persone non è che si poteva fare chissà cosa, ma tanto bastava per divertirsi… tanto tutti guardavano avanti o di fianco.
    
    Presa da un attimo di felicità, mi girai guardando dritto negli occhi Fabio, gli misi una mano dietro la testa e me lo tirai vicino baciandolo con dolcezza e piacere, lui collaborò e subito le lingue cominciarono ad intrecciarsi, un dolce accarezzamento tra lingue, sembrava proprio che le nostre lingue si stessero accarezzando.
    
    Entrambi ci gustammo quel bacio, ma dovevamo pur stare attenti, anche se nessuno ci conosceva, non dovevamo per forza dare spettacolo.
    
    Non appena staccati da quel bacio, Fabio si lasciò andare, appoggiando la testa al sedile con fare di piacevole rilassamento, poi guardandoci scoppiammo in una ...
    ... risata.
    
    Entrambi eravamo ormai piacevolmente eccitati, ma che fare? Era troppo forte quella voglia di sentirsi vicini, dopo un attimo di pausa, Fabio non poté resistere ed allungò la sua mano sulla coscia scoperta e si mise ad accarezzarmela.
    
    “Ma nooooo, non si può, se mi lascio andare, diventa un guaio” pensai. Ma ero troppo presa da Fabio in questo momento, quindi lentamente lasciai che le mie gambe si aprissero leggermente, per permettere a Fabio di avvicinarsi sempre di più al frutto del peccato. Non ci mise molto ad arrivare proprio lì, ma cavoli come si può così? su un pullman con altre persone, so che se mi lascio andare, poi non mi rendo conto più di niente; infatti dopo pochi attimi che Fabio mi accarezzava dolcemente la passera scostando gli slip, presa dal piacere e dal “non resisto”, mi sfilai con decisione gli slip, infilandoli subito nella borsa.
    
    Fabio mi guardò con sorpresa, e sottovoce mi disse: “Ma sei tutta matta tu” e sorrise, al che io gli risposi semplicemente: “Tanto lo sappiamo solo tu ed io”. Lui riallungò la mano e continuò semplicemente ad accarezzarmela, non andava oltre l’accarezzamento, ma era tanto piacevole. Avrei voluto che andasse oltre, ma non era il caso, anche se dopo un po’ a lui venne l’istinto di infilare un dito, che subito con dispiacere fermai, ero già troppo al limite.
    
    Ma era il caso di ricambiare il favore, cosi che gli abbassai la cerniera e infilai la mano, cavoli aveva il passero come il marmo, vibrava da far paura, e al ...
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