1. Sex Fight (continuazione)


    Data: 10/01/2019, Categorie: Etero Autore: Pamts, Fonte: EroticiRacconti

    Arrivò il momento dell' esame finale. Passarono tutti. Lei decise di fermarsi ancora un paio di mesi per capire cosa fare. Durante l'ultimo mese fino all' esame, non si erano rivolti più di due parole, il minimo indispensabile inerente al corso. Avevano deciso di aspettare l'esame per affrontare il discorso. Lei provava emozioni contrastanti nei suoi confronti. Le sembrava davvero dispiaciuto, ma aveva esagerato. Lei non si sentiva stuprata, ma solo vinta. Lui in seguito si era scusato e aveva cercato di essere amichevole e presente, ma lasciandole il suo spazio e il suo tempo. D'un tratto sentì il telefono squillare, uscì dalla doccia, si avvolse nell' asciugamano, e guardò il display. Marc. Fece un respiro profondo, perché sapeva che doveva affrontare l'argomento prima o poi, e rispose. "Ciao. Come stai?" Le chiese lui. "Bene grazie." Rispose lei cercando di essere amichevole, o quantomeno di mascherare il suo disappunto. "Mi fa piacere. Senti. Mi chiedevo, ti va se possiamo incontrarci dopo, credo dovremmo parlare." Le chiese Lui. Si poteva percepire tranquillità, speranza, ma al contempo preoccupazione e titubanza. "Lo so. So che mi odi. E ne hai tutte le ragioni. Sono stato uno stronzo. Mi sono lasciato accecare dalla rabbia e dalla sfida. Ma ti prego, parliamone." Le disse lui. "Va bene. Scrivimi ora e indirizzo." Le rispose lei freddamente. "Grazie. A dopo." Disse lui. "Ciao." Rispose lei. Lei sapeva di essere troppo fredda e severa con lui. Aveva sbagliato. Aveva ...
    ... esagerato. Ma sapeva che lui ne era più che consapevole, e che stava cercando di rimediare ogni giorno da dopo l'accaduto. E sapeva che anche lei aveva sbagliato ed esagerato. Non c'erano scuse che tengano. E che il discorso uomo donna era una stronzata. Anche lei lo aveva picchiato. Per prima tra l'altro. Probabilmente lui non l'aveva nemmeno previsto. Probabilmente è stato l'ultimo gesto dettato dall' esasperazione. Il fatto è che avevano entrambi un carattere molto forte. Erano entrambi testardi. Ma lei si sentiva tradita, ferita e umiliata. E lui lo sapeva. Perché si sentiva allo stesso modo. E cercava di rimediare, anche se sapeva ci voleva tempo. Forse molto tempo. Si accordarono per vedersi nel pomeriggio. Quando la vide arrivare si alzò. Si salutarono e si sedettero sul retro. Ordinarono una cioccolata calda e un toast. "Ciao". Le disse. "Ciao". Rispose lei. Si osservarono per qualche tempo. Si guardarono negli occhi. Poi fu lei a spezzare il silenzio. "Senti. Ci ho pensato molto. Mi hai fatto molto male. Ma anche io ho sbagliato." Le disse lei, cercando di accennare un sorriso. Lui abbassò lo sguardo triste. "Abbiamo sbagliato entrambi. Abbiamo esagerato entrambi. Ci siamo scornati come due tori impazziti. Ma quel che fatto è fatto. Ora dobbiamo solo capire cosa fare." Continuò lei. "Sai, ci ho riflettuto molto. E nonostante mi senta una merda per ciò che ho fatto. Per ciò che ti ho fatto. Penso a come sia stato possibile avere tanta rabbia da esplodere. E credo di ...
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