1. Ero una finta ingenua di paese e sono diventata ...


    Data: 11/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: 1948

    ... qualsiasi richiesta.Qualche nostra collega ci disse, sottovoce e ammiccando "Chissà se ubbidiscono a proprio TUTTE le richieste..." ma lasciai cadere l’illazione perché in fondo non erano affari miei.Il nome della padrona di casa era Marisia. Volle sapere qualcosa di più su di me così chiese alla mia caporeparto chi fossi, come me la cavavo e così via. Chiacchierò pure un po' con me per sapere da dove venissi, com'erano stati i miei studi e altre cose del genere.Avendo visto che, seppur solo da quattro mesi in ditta, mi ero data da fare e avevo una certa dimestichezza con la contabilità, mi prese in disparte e mi disse: "Senti, vuoi arrotondare un po' il tuo stipendio?"Vedendo l'espressione del mio volto si mise a ridere e mi disse: "Cos'hai capito? Ho quattro palazzi qui vicino, compreso questo e il mio vecchio amministratore è andato in pensione mi serve qualcuno che lo sostituisca. Tu sei giovane, capace, lavori solo mezza giornata e non frequenti l'università, quindi avresti ti vorresti interessare a questo lavoro?""Volentieri, ma lei è sicura che io ne sia capace?""…. e non darmi del lei, chiamami Marisia""Va bene, ma di preciso che cosa dovrei fare?""Semplice: tieni la contabilità dei miei palazzi, riscuoti e amministri l'affitto degli inquilini, che peraltro lo versano in banca, usi il mio ufficio, qui al piano di sopra. Tre mattine alla settimana per parlare con i fornitori. In ufficio c'è fax, telefono e tutto quello che ti pare. Se una volta tanto telefoni a casa ...
    ... tua non è un guaio"A convincermi definitivamente furono i 1500 Euro netti al mese che Marisia mi offriva.Accettai al volo l’offerta per provare ma la mia vita dopo quattro mesi era cambiata in meglio.Arrivata da poco a Roma portavo in tasca ogni mese uno stipendione di alcune migliaia di Euro.Marisia mi dette le chiavi dell'ufficio che aveva un ingresso indipendente, ma poteva essere raggiunto anche internamente da casa sua attraverso una scala che portava anche in una zona notte. Avevo a disposizione anche il bagno della zona ospiti.Fu così che ai primi di giugno, avendo lavorato il sabato precedente alla contabilità non rimandabile, scambiai lo straordinario per una giornata libera. Fu così che a metà settimana andai al mare con una collega, invidiate da Carla, costretta a lavorare.Al ritorno nel pomeriggio, sudata e con la sabbia sulla pelle, mi feci lasciare direttamente sotto casa di Marisia.Suonai, per scrupolo: ma non rispose nessuno, quindi entrai con le chiavi. Andai su nel bagno degli ospiti e mi denudai, poi mi misi sotto il getto d’acqua della doccia. Ero sola in casa e non pensai a rivestirmi quindi restai con l’accappatoio, accesi una sigaretta e iniziai a visionare le fatture dei fornitori.Erano già le sei e mezzo ed ero ancora in accappatoio. Accesi l'ennesima sigaretta della serie e scesi in cucina a piedi nudi a bere qualcosa perché avevo sete. Qualcosa attirò la mia attenzione, perché udii alcune voci venire dal salone. Pensai alla televisione dimenticata ...
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