1. E anche se so già la risposta....


    Data: 11/01/2019, Categorie: Etero Autore: OXIDO, Fonte: RaccontiMilu

    ... rimise la cintura e mi disse di partire, che poco lontano c’era un piccolo podere, di proprietà dei suoi, lontano dalla strada trafficata.In 10 minuti di macchina arrivammo ed il posto era magnifico: una piccola staccionata dava come panorama la città illuminata a giorno dalla luce elettrica delle abitazioni, uno spettacolo mozzafiato. Smontai, e Elena mi venne a fianco…iniziammo a baciarci, dolcemente e con molta calma, facevamo sfiorare le nostre lingue appena appena, accompagnate dalle labbra inumidite, una sorta di danza mortale, mentre le mie mani le accarezzavano i fianchi.Ben presto i miei baci si fecero più accesi, e anche le mie mani iniziarono a sforare da sopra i vestiti quei seni che tanto mi avevano fatto sognare fino a poco tempo prima; lei sembrava gradire le carezze, ma fu solo quando cominciai a baciarle il collo che iniziai a sentirla ansimare leggermente di piacere. Aveva un buon profumo, e una pelle liscissima, che era un piacere accarezzare con la lingua…Le misi le mani sotto la maglia, arrivai fin alle coppe del reggiseno, le sfiorai coi pollici mentre continuavo a baciarla dietro l’orecchio e il collo, finchè non feci un respiro lungo e con una mossa lesta le infilai un dito sotto il sottile lembo di stoffa tra le due coppe…e le sollevai…Per la prima volta accarezzavo quelle due gran tette sode, sentivo i capezzoli sotto i polpastrelli indurirsi pian piano, mentre Elena mi guardava mordicchiandosi il labbro…una cosa che a me personalmente manda in ...
    ... solluchero, vederla eccitata in quel modo.Sganciai il reggiseno…Elena aveva ancora la maglietta addosso alzata all’altezza delle ascelle e i seni al vento. Mi chinai un poco…leccai piano un capezzolo, poi l’altro, li sentii inturgidirsi ulteriormente al contatto con la mia lingua, mentre ne prendevo in bocca uno titillavo l’altro con le dita, per poi magari passare a limonare <="" p="">Non me lo feci ripetere due volte e ci accomodammo sui sedili dietro, lei si sedette di fianco a me e in un attimo il reggiseno e la maglia volarono via, finendo sul sedile davanti. Mi fiondai su quei seni totalmente liberi, bombardandoli di baci ma Elena mi fermò dopo pochi secondi, per togliermi la maglia e per piazzarsi a cavalcioni su di me, esattamente sopra il mio pene in trazione, comodamente appoggiata nello spazio tra i due sedili.Iniziammo a limonare con passione, mentre le afferravo i seni a piene mani stringendoli con foga, poi ci tuffai la faccia in mezzo mulinando colpi di lingua, risalendo poi nella scollatura tra i seni fino al collo, in un’unica leccata, bagnandole il petto con la mia saliva. Iniziò piano a strusciare il suo sesso su di me, una sensazione paradisiaca, se non fosse che i bottoni della patta mi premessero contro il membro e mi facessero male. Mi fermai un secondo, sbottonandomeli, al che Elena mi guardò un filo perplessa chiedendomi : “non sarà troppo presto?!?” al che le spiegai la natura del problema e lei non sollevo più obiezioni.Ricominciammo a limonare, e io ...