1. Incontro adulterino


    Data: 13/01/2019, Categorie: Etero Autore: laura m, Fonte: EroticiRacconti

    1 Tornavo a casa, dopo aver finito di lavorare, con una certa fretta. Chissà se lei era già venuta; le avevo dato le chiavi appositamente, perché non si perdesse tempo; avendo le chiavi poteva venire prima e farsi trovare a casa. Si aveva sempre così poco tempo .. . Io ero abbastanza libero, perché avevo solo gli impegni di lavoro, lei era invece sposata e doveva trovare necessariamente il tempo e le scuse per venirmi a trovare. Ora, con l’appartamentino che avevo preso fuori del paese, avevamo più libertà, ma il tempo era sempre poco. Feci di corsa le scale che dalla strada portano all’appartamento; avevo già le chiavi in mano, che infilo nella toppa, solo un giro ...lei era dunque già arrivata, io avevo dato ben tre giri alla chiave. Apro … silenzio ...”Laura?” Silenzio. In cucina non c’è … percorro il corridoio e apro la porta della camera da letto … Eccola, mi sorride tenendo appena fuori delle coperte il viso. Era già a letto … Mi avvicino e ci baciamo a lungo. Alzo un po’ le coperte e vedo che indossa solo il reggiseno e le mutandine. Il bacio diventa più appassionato mentre le accarezzo il seno e poi la pancia e scendendo più giù arrivo fino al suo sesso … Perbacco, è già bagnata … “Hai voglia?” - “Sì, tanta .. spogliati e sdraiati accanto a me”. “Aspetta, vado a fare la pipì”. Mi avvio nel bagno, mentre comincio a sbottonare la patta; entro e accosto la porta. Mentre sto per avvicinarmi al water, si apre la porta. “Che fai?” – “Voglio vederti pisciare …” E’ sempre ...
    ... imprevedibile, mi sorprende sempre, per questo non riesco a fare a meno di lei. Lo tiro fuori e cerco di mingere. Ma come si fa con una che ti guarda? Mi occorre qualche attimo prima di superare la sorpresa e finalmente sgorga un getto di urina dal mio pene. Lei si avvicina e guarda attenta … “Mi devo lavare …” – “”Lo faccio io …”. Faccio scivolare un po’ i pantaloni in modo che mi possa avvicinare al lavandino e lavarmi senza bagnarmeli. Lei apre il rubinetto, prende la saponetta e comincia a strofinarla per produrre la schiuma; poi mi prende il pene e comincia a insaponarlo, massaggiandolo lievemente. Lo scappella, mette il glande sotto il rubinetto, lo lava ben bene. Intanto io non sono rimasto inerte. Nelle sue mani il pene si è inturgidito, le vene si sono ingrossate. Lei si china un po’ e lo prende in bocca. Lecca e succhia. “Sì. Adesso va bene, è pronto”. Lo prende decisamente in mano e si avvia verso la camera da letto. Io docilmente la seguo, cercando di non inciampare nei miei pantaloni che sono scesi ancora più giù. Le guardo il culo ondeggiante, con le chiappe sode e tese tanto che le mutandine non riescono a nascondere la spaccatura in fondo alla quale si trova il suo fiore posteriore. Al solo pensiero la mia verga ha un sussulto di libidine. Arrivati in camera, lei si mette sotto le coperte e mi invita a fare altrettanto. “Non dimentichi qualcosa?” - “Cosa?” - Poco fa hai cominciato un lavoro ...”- Sorride, si mette di lato, me lo prende in mano e se lo porta in ...
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