1. Incontro adulterino


    Data: 13/01/2019, Categorie: Etero Autore: laura m

    ... bocca. Le sue labbra sono morbidissime, la sua bocca calda, la sua lingua avvolgente. Il mio desiderio raggiunge l’acme: ora potrei aprire qualsiasi serratura, ma prima voglio ringraziarla. La scopro tutta, le sfilo le mutandine, le apro le gambe e mi tuffo verso il suo fiore profumato e umido. Mi prende la testa fra le mani e me la preme contro i suoi inguini. Comincia a mugolare. “Leccami, succhiami, mangiami la fica ..”. Ecco, quando comincia a chiamare le cose con il loro nome significa che è vicina al massimo della lussuria. In quei momenti lei stringe le cosce e quasi quasi mi soffoca. Devo resistere … Mentre la lecco metto le mie mani sotto le sue chiappe, la sollevo un po’, ora posso leccarla più agevolmente. Muovo le dita verso la spaccatura, cerco l’ano, lo titillo, poi le infilo un dito. Ha un soprassalto; accelero i movimenti della lingua. Sento che comincia a tremare, le sue cosce mi stringono sempre di più, le sue mani spingono il mio capo contro il suo sesso. Ho tutto il viso bagnato dalle sue secrezioni e dalla mia saliva. Ancora un sussulto, tutto il suo corpo vibra, poi un urlo, poi si inarca improvvisamente. Poi crolla. E’ venuta. Le allargo le cosce, prendo aria, continuo a leccarla. I suoi peli sono tutti impiastricciati. Mi piace leccarla ora, in questo momento di calma. Lascio passare qualche secondo, poi mi sollevo, il mio sguardo scivola sul suo ventre ancora ansimante, sui suoi seni ancora affannati, sul suo viso: bellissimo dolcissimo da bambina. ...
    ... L’orgasmo la rende più bella. Ha una mano sulla bocca perché ha cercato di attutire l’urlo di prima. Ora dice sommessamente “Ooh diodiodio, oh diodiodio ...”. Le bacio il ventre, le lecco l’ombelico, poi arrivo ai capezzoli, alla bocca. La bacio profondamente. “Ti piace il sapore della tua fica?” Non risponde, ma mi prende la lingua e la succhia. Le rimetto le mani sotto i glutei. “Ti è piaciuto il dito dietro?” le chiedo. “Sì”, mi sussurra stringendosi a me. Il suo seno poggia sul mio petto, lo sento ancora ansimare. Le metto una mano fra le cosce, gliele allargo, le palpo il monte di venere, le accarezzo la fica, la tengo nel palmo della mano; poi, piano piano, le mie dita raggiungono i glutei. Ecco lo spacco che li separa, lo frugo alla ricerca del buchetto. Lei mugola, cerca di rigirarsi per impedirmi di toccarla lì; ma io la tengo ferma e imperterrito le sfioro l'ano con un dito. Dopo qualche secondo è tutta mia: la bacio, le infilo la lingua in bocca e le allargo l'ano. Il mio dito s'infila per metà nei suoi sfinteri che lentamente ma progressivamente si allentano. “Ti piace il dito nel culo?”. Sussurra appena un sì e mi infila la lingua in bocca. Il pene quasi mi esplode. “Ora allarga le cosce che ti chiavo... “ - “Sììì, chiavami!”. “Eccomi, ti penetro, ti riempio … “ Il mio membro si muove sul suo sesso alla ricerca dell’ingresso, lo trova, si fa strada lentamente … Ora è tutto dentro, si muove prima lentamente, poi aiutato dagli umori di lei si adagia lentamente nella ...