1. Frocio per lei.


    Data: 13/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Servo Tullio

    ... pisello del modello adesso mi incantava ed avevo voglia di quel pisello di gomma. Avevao ancora nel naso ed in bocca l’aroma del pisello di quell’uomo. Lei fermò il pisello finto e me lo puntò alla bocca. Io lo baciai e lo leccai, mentre lei mi incitava e mi prendeva in giro. Mi diceva” frocio” e forse aveva ragione. “ certo questo non sarà saporito come quello di oggi. Avanti spogliati, voglio vedere come sei eccitato. Mi spogliai e lei rise della mia eccitazione sproporzionata. Mi passò il fallo sul sedere e nell’incavo delle chiappe, convincendomi a piegarmi in avanti nella speranza di sentire quell’oggetto anche nel culo. Lei mi accontento, facendomelo arrivare a sfiorare l’ano, e poi premendocelo contro. Mi sculacciò e poi mi trovai con la sua fica in bocca da leccare. Mi chiese se ancora mi piaceva la sua fica. Le giurai di sì. “Allora dimostralo!” Io sempre più sconvolto la leccavo avidamente, mi disse tra i gemiti che mi sarei meritato che mi pisciasse in bocca. Poi mi chiese se l’avrei gradito. Ed io le risposi di sì. Tutto quello che mi proponeva mi andava bene. Tutto quello che mi proponeva diventava il mio desiderio. Non mi pisciò in bocca, ma godette della mia lingua e poi si leccò il pisello di gomma, poi se lo passò nella fica e me lo fece leccare. ”adesso è più buono” disse. Era vero. “ sei un frocio” mi disse “ volevi spompinare il modello e hai spompinato il mio fallo di gomma” e si mise a ridere e poi disse” questa sera vengono a cena Lucio e Marina ...
    ... volglio proprio vedere che faccia fanno quando sapranno che volevi spompinare un modello!” “ ma tu sei pazza! Mi ca gli vorrai dire che volevo sentire il cazzo di quel ragazzo in bocca?” “ come lo dici bene” mi rispose lei” mica ti devi vergognare dei tuoi desideri”. “ va be’ ma che c’entra, è una cosa mia personale” “ allora glielo dirai tu. Dai promettimi che glielo dirai” “ ma nemmeno per sogno” “allora glielo dico io” “non ti ci provare” “perché se no che fai? Mi baci i piedi?” Non risposi e lei insistette “baciami i piedi, frocio” io non so perché in completa balia di Giovanna mi chinai e le baciai i piedi con soddisfazione di entrambi. “Se avessi il cazzo adesso mi dovresti fare una pompa a sugello del fatto che tu sei un frocetto ed io sono la tua padrona. Vai a prepararti e deciditi o glielo dici tu o glielo dico io”. Ci facemmo la doccia insieme. Sì perché avevamo solo la vasca, più scomoda per farsi la doccia, ma in due c’è sufficientemente spazio. Lei prima che io entrassi fece pipì nella doccia, dicendomi “ti piace guardarmi mentre faccio pipì, vero? Vorresti che te la facessi addosso? Magari in bocca. Cosa avresti dato per sentire sgorgare il piscio del tuo collega nella tua bocca avida e spalancata? Dimmi la verità” Era incredibile, quell’immagine che non avevo neanche immaginato, ora diventava il mio sogno. Sentire lo spruzzo della pipì del modello nella mia bocca o quello della mia Giovanna. Entrai in doccia con il cazzo dritto. Lei rise dicendo che evidentemente la ...
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