Una strana normalità
Data: 13/01/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Troy2
... appoggiata al lavandino, senza accorgersi che io li spiavo e mi segavo, come facevo tutti i giorni da tanto tempo ormai. Spiavo lei e i suoi amanti, mi segavo, attento alla fine dei loro amplessi, per eclissarmi in tempo senza essere notato Credevo La porta della mia camera si aprì, anzi si spalancò.Mia madre si appoggiò allo stipite e rimase di fronte a me: era ancora completamente nuda. Guardavo il suo seno, terza abbondante, un po’ cedente ed il suo addome piatto, le cosce forti e tornite, forse un po’ troppo massicce, la sua fica stupenda, sormontata da un folto ciuffo di peli e completamente rasata sulle labbra. Incrociò le braccia, fissandomi con lo sguardo.“Finirai con non reggerti in piedi, se vai avanti così!” “Così come, mamma?” “Quante seghe ti fai, spiandomi ogni giorno?” “Scusa?” “Ma credi davvero che non ti veda? Stupido!” si staccò dallo stipite, venendomi incontro. Ogni suo passo provocava un cataclisma nel mio cuore, uno tsunami nei miei pensieri ed il cazzo mi tornava duro come roccia. “Ascolta, Marco! Che tu mi spii lo so da tanto, da sempre, forse. Il dubbio che nutro, invece, è se mi spii perché sei curioso, perché ti piaccio, o perché ti eccita la situazione.” "Probabilmente per tutti e tre i motivi!” osai sussurrare.“Quindi ti piaccio anche?” “Avevi dubbi?” “Sinceramente sì! Non hai mai provato a farmi un complimento, a toccarmi, facendo finta che fosse un caso… insomma: mi sentivo ignorata da te. E la cosa non mi piaceva! Non mi piace l’idea di non ...
... piacere ad un uomo, ma, soprattutto, non mi piaceva l’idea di non piacere a te. Sicuro che ti piaccio?” Senza parlare mi abbassai i pantaloni, mostrandole la mia erezione.“Ora sei convinta?”“Cazzo, Marco! È bellissimo! Posso toccarlo?” “Lo desidero da una vita!” Si inginocchiò ed i suoi seni strusciarono sulle mie ginocchia. Sentivo i suoi capezzoli che si inturgidivano al contatto con la mia pelle, mentre le sue mani si incrociavano sul mio cazzo. “Sai, Marco? Tu mi hai spiato scopare in cucina ed è lì che lo faccio di solito… Ho una mia filosofia: nel mio letto faccio l’amore, nel mio letto entrano solo gli uomini che sono importanti per me.” Cercavo di seguire il suo discorso, evitando di concentrarmi sull’enorme piacere che mi procuravano le sue mani che scivolavano sul mio cazzo, alternandosi con la lingua, che, di quando in quando, saettava tra una parola e l’altra per andare a leccare il mio glande. “Chi viene in cucina, potrebbe anche non entrare più da quella porta: la sua mancanza non la noterei. Chi entra nel mio letto è perché occupa un posto anche nel mio cuore.” “Cosa vuoi dirmi, mamma?” “Marco, volevo chiederti se ti va di venire a letto con me?” “E poi?” “E poi vi alternerete con papà e Piero. Sareste i miei tre uomini!” Non era il momento di sborrare: i miei sogni diventavano realtà ed io non potevo mancare all’appuntamento con loro. “Non potrei desiderare niente di meglio, mamma!” “Ma questo significa che anche per te io devo essere importante. Cioè che tu mi ...