Il tuo coinquilino (parte 4)
Data: 16/01/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90
... uscita? –
Io mi misi a sedere sul letto, preoccupata.
- Si, ha detto di dover andare in palestra! Ora scusami ma sono indaffarato – rispose Paolo, mentre si alzava a chiudere la porta a chiave.
Ci era mancato davvero un pelo, solitamente avevamo l’abitudine di scopare sul letto mio e di Luca, ma quella mattina avevo deciso di andare a svegliare il mio amante nel proprio letto. A ripensarci, fu una fortuna.
- Ci è mancato poco! – bisbigliai io.
- Se ci beccava per te era finita – mi rispose Paolo toccandosi l’uccello bagnato dai miei umori.
- Certo! Qui io sono l’unica che rischia qualcosa… - gli dissi sedendomi sul letto di fianco a lui, mentre mi rinfilavo il reggiseno.
- Ma che fai? – mi chiese.
- Mi rivesto, me ne vado. Non posso rimanere qui quando c’è anche Luca -.
- Ma pensa che io sia con una delle solite ragazze dai, cosa ti cambia? – cominciò a baciarmi il collo.
- Non posso Paolo, il mio ragazzo è nella stanza a fianco! – gli risposi seria.
- Gli ho detto che sei in palestra! Vorrai mica lasciarmi qui così – mi chiese, prendendomi una mano e portandola sul suo palo di carne.
Non riuscii a resistere, alla fine la cosa mio malgrado eccitava pure me. Cominciai a massaggiarglielo, - va bene! –
In un attimo Paolo mi stava di nuovo sottomenttendo a pecora.
- Fai piano cazzo Paolo… mi stai uccidendo – gli chiesi di rallentare dopo il primo orgasmo. Per tutta risposta ricevetti una sculacciata.
- Stai zitta! Ora lo prendi e stai ...
... anche muta! – mi rispose lui.
Era ovvio che la situazione lo stesse eccitando e lo stesse anche divertendo, ma ad un certo punto esagerò.
Sentii le sue dita perlustrare il mio orifizio anale. Fin li nulla di strano, ci giocava spesso con le dita e con la lingua e io lo lasciavo fare più che volentieri.
Ad un certo punto però, sentii la sua asta sfilarsi dalle mie labbra vaginali, e puntare subito dopo dritta dentro il mio sederino.
- Cosa fai? COSA FAI? – chiesi preoccupata.
- Fai piano o il tuo ragazzo ti sentirà – mi rispose lui tenendomi ferma con le mani, mentre cercava di infilare il suo pisello dentro il mio lato B.
- Non l’abbiamo mai fatto… fermati! – lo pregai, ma era troppo tardi, sentii la sua punta farsi prepotentemente strada dentro di me. Si fece largo con la forza e prese posizione dentro il più casto dei miei buchi.
- Sei un coglione! Ti odio cazzo…. – gli dissi mentre soffrivo.
- Spingi un po’, come se dovessi espellere qualcosa, fidati che entrerà senza farti male –
Gli diedi ascolto ed in effetti il resto della sua asta entrò un po’ più facilmente, ma non pago Paolo si aiutò ancora con la saliva sputando tra il suo pene e il mio buco.
- Fai schifo! Sei un animale… - gli dissi, mentre lasciavo che cominciasse a sodomizzarmi.
- Ma se ti piace! – mi rispose, mentre cominciava a pomparmi.
Nella stanza di fianco c’era il mio ragazzo, ed io ero lì a farmi scopare il culo dal suo coinquilino. Che ragazza di merda ero diventata? ...