1. Il tuo coinquilino (parte 4)


    Data: 16/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90

    ... Come potevo essere caduta così in basso?
    
    Quei pensieri mi fecero dimenticare il dolore, e in compenso mi portarono a percepire un leggero senso di formicolio nel basso ventre. Cos’era questa nuova sensazione?
    
    - Paolo fai piano – gli chiesi ancora e per tutta risposta mi infilò ancora più forte.
    
    - Paolo ti prego… C’è qualcosa che non va – ribadii preoccupata. Sentivo un orgasmo crescermi da un posto che non avevo mai percepito prima. Stava succedendo qualcosa.
    
    - Paolo… -
    
    - Stai zitta! Stai per venire mentre ti scopo il culo, e il tuo ragazzo è nella stanza a fianco, sei solo una troietta! – disse lui, mentre mi afferrava per i capelli e mi strattonava.
    
    - Mi fai male idiota! – cercai di farmi valere, ma non riuscivo a divincolarmi da quella morsa. L’orgasmo avanzava.
    
    -Sei sicura che vuoi che mi fermi? – mi chiese, fermandosi col cazzo dritto dentro il mio culo, e strattonandomi violentemente per i capelli.
    
    Io non risposi.
    
    - Allora? – mi strattonò di nuovo.
    
    Io ero curiosa di scoprire questa cosa nuova nella mia vita e lo pregai di non smettere – vai avanti… -.
    
    - Come hai detto? – mi tirò più forte dai capelli.
    
    - Ti prego non ti fermare… - lo pregai ormai in preda alla lussuria.
    
    Appagata sentii il suo cazzo ricominciare a penetrarmi lì dietro. Mi mollò una sculacciata.
    
    - dimmi cosa sei! – mi ordinò lui.
    
    Io che sentivo ormai l’orgasmo imminente non mi importò di dargli ragione, bastava che non si fermasse – sono la tua troietta! ...
    ... –
    
    - Brava! Ora vieni col culo – mi disse cominciando a scoparmi come se mi odiasse davvero e con tutta la rabbia che aveva in corpo.
    
    Venni gridando - sono la tua troietta, si! - venni con tutta me stessa, rilasciando una bicchierata di umori sul materasso.
    
    Non mi interessava più che nella stanza a fianco ci fosse il mio fidanzato, alla fine le mie grida potevano essere di una qualunque delle ragazze che si scopava Paolo abitualmente e non mi importava che Luca potesse sentirci.
    
    Ci misi un giorno a tornare a camminare in maniera composta, ma ne valse la pena. Fu una esperienza unica e meravigliosa, che solo uno come il mio amante poteva portarmi a fare. Con lui sembrava tutto più facile. Anche perché si prendeva tutto quello che voleva senza mai chiedere il mio parere.
    
    E così cominciai a dargli anche il mio di dietro di tanto in tanto. Non sempre, ma quando mi sentivo particolarmente eccitata glielo concedevo. Anzi, sarebbe meglio dire che gli chiedevo io di farlo. Era assoggettata a lui ormai.
    
    Vi starete chiedendo quando questa storia tra di noi ebbe fine? O Quando fummo beccati? La risposta è mai.
    
    Anni dopo mi sposai con Luca, e anche la mattina delle nozze trovai il tempo di concedermi a Paolo. Ero innamorata sinceramente di Luca, era un bravo ragazzo, intelligente, bello e con un’ottima carriera davanti, ma Paolo era il mio contrappunto fisico, non potevo fare a meno di lui. Il sesso con lui era una delle cose più belle della mia vita e non ero disposta a ...