1. Dal ginecologo…


    Data: 17/01/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giorgio_2013

    (per gentile concessione e a favore di un’amica in A69)
    
    Mi chiamo Olga ho 46 anni, mamma due volte, fortunata casalinga con mio marito che ha un ottimo impiego, mai grilli per la testa.
    
    Curo il mio corpo e la mia salute e, come tutte, due o tre volte all'anno vado dal ginecologo.
    
    Il mio ginecologo è un uomo attempato molto professionale, serio e, soprattutto, molto riservato. Unica remora è quando, durante le visite, mi introduce lo speculum dentro: il freddo contatto mi fa rabbrividire, stringo il corpo cavernoso quasi a volerlo scaldare... ma passa subito.
    
    Nell’ultima visita mi ha detto che aveva notato delle punte rossastre all'interno della cavità vaginale, niente di grave, ma mi propose una visita supplementare da effettuarsi con maggior calma, sempre che fossi disponibile, altrimenti mi avrebbe rivista alla successiva visita annuale.
    
    Alla salute ho sempre dato la precedenza, per cui, non con un pizzico di paura, acconsentii. Mi chiese se ero disponibile di pomeriggio ed io annuii, in quando i figli sarebbero stati a scuola sino alle 17, per cui lui fissò la visita per l'una.
    
    Orario strano, ma a me stava bene e a dire il vero, era da un po che il tocco del dottore mi dava delle scosse, ma non per questo ci godevo.
    
    Detto fatto, due giorni dopo ero nel suo gabinetto medico. Stranamente non c'era nessuno, neanche la segretaria: un brivido mi percorse la schiena, quasi un presentimento a defilarmi, ma il dottore con voce calda mi invito ad entrare ...
    ... nello spogliatoio. Mi chiese gentilmente, come al solito, di spogliarmi gonna, scarpe, calze, slip e, se possibile e sempre che non avessi freddo, anche la camicia. Come da copione mi spogliai e camminando sulla passatoia, dallo spogliatoio mi diressi al lettino ginecologico.
    
    Mi sedetti sul lenzuolo bianco, che mi parve emanasse un profumo simile alle orchidee, e lui iniziò spiegandomi che la visita sarebbe stata simile alle altre, pero avrebbe usato dei divaricatori diversi per lo specifico caso.
    
    Mi fece distendere sul lettino e mi aiuto a divaricare le gambe, accompagnandole ai supporti che le devono sostenere. Il tocco sul polpaccio mi dette una scossa elettrica non da poco: non avevo mai sperimentato le sue mani nude sulle mie gambe...
    
    Lui si sedette sulla sedia dinanzi alla vagina, che io al momento immaginavo aperta davanti alla sua faccia, delicatamente con la sinistra, credo con l’indice e il pollice, allargo le grandi labbra. Le dita nude mi elettrizzarono la zona, la sensibilità del mio sesso ormai era alla sua mercé...
    
    - Ora le passo del lubrificante per facilitare l'introduzione del divaricatore, mi raccomando stia calma.
    
    Lentamente inizio a spalmare un gel attorno al foro della fica, piano piano, e con movimento circolare lo distribuì per bene; riprese una generosa dose dal piattino e inizio a spalmarlo anche dentro, roteando il dito sino a toccare la parte corrugata interna, la quale premuta con gentilezza mi fece sobbalzare. Il ritmo del respiro ...
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