Dal ginecologo…
Data: 17/01/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Giorgio_2013
... aumentò notevolmente.
Dopo un tempo indefinito mi fece vedere lo speculum con il quale avrebbe iniziato la visita interna. Stranamente il contatto del metallo con le pareti della fica mi risulto piacevole
– Ho provveduto a scaldarlo anzi tempo, spero lo gradisca, visto che le volte scorse il contatto freddo la irrigidiva
– Va molto bene dottore, cosi va molto meglio, grazie.
Abboccato al varco, con una mano apri meglio le grandi labbra e con l'altra spinse deciso lo speculum sino a far contatto con le alette, che servono a dilatarlo.
– Bene signora, ora allargo, resti calma...
– Sono calma, per la salute questo ed altro.
Le lamine premettero all'interno del cavo sino alla massima apertura possibile, il dottore a questo punto prese una microcamera e la introdusse per verificare le pareti interne. Io vidi dal monitor quanto stava facendo.
– Vede signora quel rossore pallido, bene niente di preoccupante, ma occorrerebbe vederlo meglio. Se è d'accordo userei il divaricatore più grosso per visionare meglio
Io con un filo di voce
– Dottore, lei sa cosa e meglio fare, ormai sono qua ed è inutile rimandare...
– Bene, ora estraggo lo speculum.
lo sentii manovrare le viti, poi inizio ad estrarlo, ma non chiuso ma aperto per meta e lentamente lo tiro a se facendolo fuoriuscire, lasciando il varco parecchio aperto...
Con una nuova generosa dose di gel inizio a lubrificare il foro, introducendo due dita e facendole ruotare lungo tutto il ...
... perimetro, facendole anche scivolare dentro e fuori con lentezza spasmodica, strappandomi gemiti di piacere e di fastidio... Mi stava stimolando in maniera fine e, probabilmente, si era accorto del mio piacere.
Anche ora il tempo sembra infinito.
Distesa, rilassata con la testa all'indietro ed occhi chiusi, mi gustavo il massaggio. Ad un certo punto il contatto di un coso duro, che puntava al foro e lentamente iniziava la penetrazione: sollevai la testa dando un'occhiata e notai che il divaricatore era simile ad un cilindro della grossezza di una lattina di birra, anch'esso tiepido, molto lubrificato.
Il dottore si alzò e, messosi di traverso, con una mano mi fece pressione sul basso ventre, poco sopra l'osso pelvico, mentre con l'altra spinse il tubo dentro la cavità della fica ormai resa molto ricettiva dal massaggio e dal gel.
Al contatto con il collo dell'utero, emisi un gemito (di dolore? Macché...). Il dottore lo fece roteare alcune volte intuendo la corretta posizione.
Ora nuovamente seduto di fronte alla mia fica con il divaricatore inserito, con un dito sfiorò appena il clitoride, il quale ebbe l'effetto di far bagnare la mia fica. Ormai l'umore stava colando sino al culo, tanto che sentivo già le chiappe umide e sapevo che il lenzuolo si sarebbe inzuppato.
Il dottore iniziò ad agire sulla cremagliera della vite e le pareti mobili del divaricatore iniziarono a premere sulle pareti interne e, inesorabilmente, a dilatare la mia cavità vaginale.
I minuti ...