Terme bollenti
Data: 17/01/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: forrestsherman
... fa godere, vuoi scoparmi?” disse tutta a un tratto Erika con un tono di voce che sentimmo tutti e tre.
Mi fissò negli occhi e mi abbracciò di nuovo sospirando: “se no mi scopano loro..”.
Il suo azzardo mi fece esplodere.
La strinsi per una natica e la portai su di me, mentre arretravo verso il bordo lei impugnò il mio membro e se lo inserì con forza, baciandomi .
Seduta su di me iniziò ad ondeggiare vogliosamente, esibendo il suo corpo nudo e posseduto ai due voyeur.
Mi guardai in giro, nessuno altro era in zona, le toccavo il seno e aumentai il ritmo, palpandola pubblicamente, mentre i due come risposta cominciarono a masturbarsi.
Erika parve apprezzare la situazione e si lasciò sfuggire qualche gemito, poi volteggiò su di me dando le spalle ai ragazzi ma senza smettere di muoversi.
Si aggrappò alle mie spalle e con un filo di voce mi chiese “dimmi cosa fanno”.
“Ti guardano” risposi senza accontentarla.
“Parlami” insistette mentre la perforavo.
“Si toccano, godono, ti vogliono”. La feci impazzire, era al culmine del piacere, ma non era ancora il momento.
Mi guardai ancora in giro. Nessuno.
“Stanno venendo da noi” le dissi mentendo.
Erika si ritirò su di me, impaurita. Avevo toccato il limite.
La baciavo e le palpavo le chiappe e massaggiando la zona. Erika chiuse gli occhi.
“Sono dietro a te, ma non ti toccano se non vuoi” Le dissi con tono tranquillizzante.
“Oppure vuoi che ti scopino?, le confidai tutto a un tratto. ...
... Sentivo i suoi umori esplodere.
“Forse vuoi che ti lascio a loro?, vuoi che ti guardo mentre ti scopano?” azzardai nel pieno del godimento.
“Ahh”, una serie di gemiti ci sorprese nuovamente tutti, Erika venne fortemente di fronte a tutti, inclinando la schiena lasciò che l’orgasmo la penetrasse tutta come corrente elettrica e poi si accasciò abbracciandomi.
Pensavo, mioddio che porca, si eccita ad essere scopata in pubblico….
Mentre la coccolavo dolcemente, i due ragazzi uscirono dalla vasca.
Il giorno dopo ci svegliammo tardi, uscimmo e cercavamo Valentina e Marco, ci avevano lasciato detto dal massaggiatore di dirci di raggiungerli alla piscina termale o nella sala di odoroterapia.
Andammo prima lì, fino ad una porta turchese, e, varcata la soglia ci trovammo in un ambiente semibuio e con una atmosfera aromatica, intuii che doveva essere molto esteso dai suoni in lontananza, ma nulla si scorgeva a parte alcune piccole rientranze che dovevano essere gabinetti di meditazione.
Entrai nel primo che capitò e vidi di fronte a me una cassetta con dentro una serie di boccettine, che ignorai.
Uscì dalla parte opposta, iniziavo ad essere preoccupato per Valentina, intuivo che tutto ciò la poteva agitare e così proseguì con passo spedito ma quasi a tentoni lungo un corridoio molto umido dove mi parve di distinguere delle docce rintanate nella roccia, e finalmente raggiunsi una sala.
Finalmente incrociai delle persone che, seminude, gironzolavano con i piedi ...