1. Una famiglia accogliente - Capitolo 13 - Il regalo di una figlia


    Data: 17/01/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    ... più forte i suoi fianchi. Sonia mi diede un bacio, poi tornò a spingermi la testa sul suo seno: “Leccami ancora, ti prego!”. Continuammo per non so quanto tempo, perdendoci in quel vortice di passione. L’abbracciai, le diedi un bacio, poi mi alzai, stringendola a me, e senza far uscire il mio cazzo dalla sua figa, la feci stendere sul letto. Appoggiai i gomiti accanto al suo viso: “Voglio farti schizzare il mio sperma fin dentro il tuo stomaco!” dissi dando i primi colpi. Sonia allargò le gambe, piegandole leggermente per permettermi di scivolare meglio. Chiusi gli occhi e cominciai a spingere, in preda al piacere. Sentivo Sonia gemere, incitandomi a continuare, e non fermarmi. Sentivo la sua figa aderire perfettamente al mio cazzo, come se lo stesse mungendo. Presto le avrei dato il mio seme. Eravamo talmente presi che non ci accorgemmo delle chiavi che entrarono nella serratura della porta di casa, dei passi nel corridoio, e di Lorena che aprì la porta della camera da letto, ferma sulla porta che guardava. Sonia si accorse dopo qualche secondo della sua presenza, e con un movimento veloce si sfilò da sotto il mio corpo, e cercò di coprirsi con i cuscini. “Lorena, scusa, ecco, io …” balbettava Sonia. Lorena si avvicinò, senza pronunciare un parola, posò una busta accanto al letto, e disse alla mamma: “Finalmente sei tornata ad essere felice”. Si abbassò su di lei e l’abbracciò. Fu un lungo abbraccio, emozionante. Lorena si staccò, e Sonia aveva gli occhi lucidi. ...
    ... “Rivestiamoci” disse Sonia. Lorena la trattenne: “No, voglio che continuiate a fare quello che stavate facendo”. Sonia la guardò, poi guardò me: “Ogni desiderio di tua figlia è un ordine per me” dissi ridendo. Lorena sorrise, mentre si sedette su una poltrona dietro di noi. Diedi un bacio a Sonia, facendola ridistendere. Presi il mio cazzo e lo riposizionai: scivolò facilmente dentro. Davo colpi decisi ad intervalli regolari, volevo che quel momento durasse il più possibile. Sonia ansimava, senza però dire null’altro. Dopo qualche minuto con la coda dell’occhio mi pare di intravedere Lorena armeggiare tra le sue gambe. Mi girai: jeans slacciato, aveva gli occhi chiusi, testa appoggiata allo schienale, e con la mano si stava masturbando. Tornai su Sonia, abbassandomi su di lei per darle un bacio, e per sussurarle: “Tua figlia si sta masturbando proprio ora”. Sonia aprì gli occhi, e piegò la testa per guardarla. Tornò a chiudere gli occhi. “Tua figlia si masturba mentre guarda la mamma che fa sesso con suo marito - le sussurai - non ti eccita da morire?”. Sonia mi prese per il viso, e disse, ad alta voce: “Spingi più forte, ti prego, ancora, ancora!!!”. Agli ordini: mi alzai sulle ginocchie per spingere più forte e più in profondità il mio cazzo dentro di lei. “E’ così duro, dio mio, ancora, ancoraaaaaa!” urlava Sonia. Chiusi gli occhi, mentre spingevo come un ossesso. Mancava poco. Quando li riaprii vidi Lorena che stringeva la mano di sua mamma. “Lory, sto per venire, è così bello!”. ...