1. Periodo di prova


    Data: 18/01/2019, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... “padrone” che stanamene mi convoca per quella pratica urgente. Vuol rivedere tutti gli incartamenti, le copie, le firme...vuol essere sicuro che tutto vada bene, che non ci siano errori. Non gli basta tutto ciò che ho fatto in questi mesi. Ogni volta una revisione completa del mio lavoro quasi fosse alla ricerca di un errore, di un mio passo falso.E non gli basta che ogni giorno mi occupi del suo soprabito, di annaffiare le piante del suo ufficio, di pensare ad ordinare i fiori per sua moglie (e per l'amante), e che alla giusta ora, non un minuto prima non un minuto dopo, mi presenti a lui con il caffè doppio macchiato con schiuma calda lievemente zuccherato!!! Non gli basta. Vuole di più. Lo sento e ne ho paura.Ho passato mesi a testa bassa per dimostrare a tutti quanto valgo. Ma non basta. Ci vuole la sua approvazione finale. Mi presento a lui, un po' scocciata e molto tremante. Il faldone è gigantesco: ci vorrà del tempo per verificare che tutto sia davvero in regola.Lo trovo dietro la sua scrivania. La perenne sigaretta accesa ammorba l'aria della stanza. Lo sguardo severo, indagatore. Gli porgo il faldone e rimango in piedi di fronte alla sua scrivania in attesa di disposizioni.“...accidenti!!!...non posso perdere tutto questo tempo per verificare che non ci siano cazzate!!! ...se devo farle io queste cose a cosa servite tutti quanti?!?!...” - me lo dice stizzito.“...le garantisco che è tutto a posto!!!...Ho riguardato tutto almeno tre volte. Non manca niente!!!” - ...
    ... replico timidamenteMi guarda da sopra gli occhiali con il suo sguardo liquido ed inquietante. Il viso di pietra.“Dovrei fidarmi di te? Che sei ancora in prova???...stai scherzando vero? Lo sai quanti soldi vale questa pratica?...”Vuol farmi sentire una pivellina. Inadatta al ruolo che ricopro. Vuol affermare il suo potere su di me. Pur essendo sicura di ciò che ho fatto, tremo all'idea che possa trovare un errore, una mancanza. E' un collerico, un violento e soprattutto sarà proprio lui a decidere del mio futuro. Sospiro, ingoio il boccone amaro, abbasso la testa.“...vieni qui accanto e passami gli incartamenti...non posso passare tutta la serata qui!!!” - dice bofonchiando in malo modoGiro intorno alla scrivania. Mi pongo al suo fianco e comincio a passargli gli incartamenti nell'ordine che lui mi detta.“Come mai qui la firma è stata fatta così? Sono state fatte le copie? Hai telefonato per accertarti che sia giusto il numero?.....etc etc..” - mi bombarda di domande, tutte pertinenti e molto impertinenti.I fascicoli scorrono veloci per fortuna. Tutto sembra a posto. Non un errore, non una virgola fuori posto. La sua voce da aspra sembra ritrovare serenità. Sento la voce dei colleghi per il corridoio. Se ne stanno andando. Tra poco resteremo soli io e lui al piano. E questo non mi va proprio. Mi fa paura (e un po' schifo) quell'uomo. Ma devo imparare a gestire queste emozioni. Voglio dimostrare la mia professionalità.Si toglie gli occhiali. Sembra stanco davvero. Si stira sulla ...
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