1. Periodo di prova


    Data: 18/01/2019, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... un passo indietro. Mi alzo la gonna ma tanto ho ancora i collant che mi proteggono. Spero davvero che si accontenti di questo.“Beh?...forza...voglio vederti la fica...muoviti !!!...” - mi ringhia scappelandosi furiosamente per mantenere l'erezioneInspiro profondamente, chiudo gli occhi, riverso la testa all'indietro. Stringo i denti con rabbia e, di colpo, mi abbasso mutande e collant. Sento l'aria fresca lambire il pube. Mi sta guardando, lo sento. Sono io che non voglio vedere lui e non voglio sapere cosa sta per fare.Mi aspetto di tutto.Forse mi leccherà o si limiterà a toccarmi con le sue mani puzzolenti da fumatore. Forse mi darà altri ordini umilianti, mi chiederà di toccarmi, o di girarmi per mostrargli il sedere, di mettermi a sedere sulla scrivania.O forse, semplicemente, mi scoperà così, in piedi, come una baldracca.Mentre aspettavo con terrore la sua ennesima richiesta, il telefono, per fortuna, squillò.Senza staccarmi gli occhi di dosso, ruggendo, afferra la cornetta“Che c'è???....” - grida in malo modoLa scena che segue ha del ridicolo ed è l'unica pietosa soddisfazione che ho provato quel giorno.“...dille che sono occupato!!!...che scendo tra un minuto....cosa?...cazzo!!!...” - risponde agitatoRiattacca il telefono sbattendolo con rabbia. Si alza in piedi. I pantaloni e i mutandoni ascellari cadono ai suoi piedi rivlando degli orribili reggicalze (all'epoca qualche uomo li usava...).E' agitato, gli tremano le mani cercando di recuperare da terra i ...
    ... pantaloni. E' ridicolo !!!...“Cazzo!!! Muoviti, cretina!!! Rivestiti e sparisci...mia moglie sta salendo...” - dice in preda all'agitazioneNon ho bisogno di seguire il suo consiglio. Nel mentre di questa scena, avevo già provveduto a ricoprire alla meglio le mie parti intime.Sua moglie sta salendo. L'azienda, ereditata dal padre, è di proprietà sua. La “megera”, come la chiamiamo amichevolmente. Una donna orribile, fredda come un ghiacciolo, avida come pochi. Lei non saluta, rimprovera solamente e ogni volta che deve spendere una lira quasi si mette a piangere. Tratta il marito come un povero mentecatto (e forse su questo ha ragione).Non credo che gradirebbe trovare lo stronzo con le braghe calate e il pistolino ritto.Ho un pensiero. Potrei vendicarmi e creargli un sacco di guai a quello stronzo.Ma l'istinto mi spinge a scappare da quella stanza fumosa, il più lontano possibile da quell'essere schifoso. Raccatto velocemente la pratica e me la stringo al petto uscendo. Ho ancora il reggiseno abbassato e la camicia aperta. Ho fatto appena in tempo a chiudere la giacca e tirare su le calze alla bene e meglio. Camminando sento le mutande ostacolare il passo. Ma voglio scappare da qui.“Ehi...” - mi dice mentre sono sulla porta - “...domani io e te finiamo questo discorsetto....ok?...”E' ancora intento a riabbottonarsi i calzoni, la cintura ancora pendente, la camicia sgualcita.Fa schifo. Mi lancia un bacio. Non rispondo e fuggo per il corridoio.Rumore di tacchi dietro l'angolo. E' la ...
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