1. La mammina ed il suo capo


    Data: 19/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: riservatosex

    ... mio cazzo faceva capolino dalle mutande sotto i pantaloni. Lei continuò “ebbene ti devo confessare che fino ad allora lo avevo visto come il mio capo rompipalle ma adesso in quella situazione con il pacco ad un centimetro dalla mia faccia e la sua mano calda che saliva e scendeva lungo la mia schiena dandomi brividi che dovevo contenere cominciai a rivalutarlo. È un uomo sui cinquantacinque anni, capelli brizzolati, fisico asciutto con un pò di pancetta, sorriso da figlio di puttana di colui che sa il fatto suo e soprattutto il gonfiore dei pantaloni all’altezza del cazzo. Doveva essere davvero molto dotato. Anche i modi li stavo rivalutando. Da capo rompipalle a capo comprensivo e affascinante allo stesso tempo ed in più un tipo che sa quello che vuole tanto che cominciavo a capire quello che cosa voleva in quel momento. Lui si doveva essere accorto di quello che stava procurando in me. Stavo cominciando a tremare un po’ dai brividi provocati dal suo tocco dietro e la mia voce era rotta dall’emozione del suo gonfiore vicinissimo al mio viso. Ad un certo punto con l’altra mano mi accarezzò il viso e lo fece girare verso di lui facendolo appoggiare al suo pacco delicatamente. Vedi cara Valeria, mi diceva con un sorriso bastardo, si vede che tu sei una brava donna che vuole fare carriera e che hai le capacità per farla ma con un aiuto sostanzioso sono sicuro che ce la farai. Nel dire questo tirò giù la lampo e tirò fuori il suo cazzo proprio davanti al mio viso che era ...
    ... appoggiato li. Non ti nascondo Carmelo che mi sentivo proprio presa da tutta la situazione eccitante che stavo vivendo. Tu lo sai che non sono certo una santarellina ma questa situazione dove c’era in gioco anche la mia vita lavorativa in un periodo della mia vita sessuale quasi inesistente per colpa di mio marito, avevo la fica bagnatissima come non mai. La situazione proprio non mi dava scampo e non mi dispiaceva affatto anzi credevo che avrei stavolta preso due piccioni con una fava. E che fava! Aprii la bocca e lui subito uscì fuori la mano dal maglione per spingere la mia testa verso il suo cazzone enorme fino in fondo alla gola già da subito senza pietà. La mano che mi teneva il viso invece s’intrufolò dentro il mio maglione davanti a tastarmi le tette ed i capezzoli con fare sapiente e deciso. Aveva un sapore di maschio fortissimo e buonissimo. Dopo pochi colpi di cazzo in gola lo tirò fuori e mi venne a baciare in bocca in maniera molto passionale. Ci sapeva fare davvero. Mi tenne sempre seduta e mi rimise il cazzo di nuovo in bocca uscendolo ogni tanto per sbattermelo in faccia dicendomi che si vedeva bene che ero una bella troia. Il suo cazzone sbattuto in faccia come quasi a volermi umiliare mi eccitava sempre di più tanto che ero io ormai che prendevo il suo cazzo fino in fondo avidamente anche senza la spinta della sua mano sulla mia testa. Si i dialoghi Carmelo erano proprio forti. Cominciava a trattarmi proprio da troia. Faceva colare la saliva dall’alto per farla ...
«1...345...8»