1. La mammina ed il suo capo


    Data: 19/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: riservatosex

    ... dopo ’ dovette occuparsi di suo figlio che era caduto giocando e se lo mise in braccio. Mi fece vedere le migliorie che voleva apportare a casa sua e mi ringraziò per i consigli che le avevo dato. Io le promisi che avrei fatto un piccolo progettino e glielo avrei portato la settimana dopo. La abbracciai e stavolta fu lei a stringermi a se quasi a farlo apposta per sentire il mio pacco su di lei e mi salutò dandomi un bacio molto vicino alle labbra con uno sguardo da troia amica però. La settimana dopo andai a portarle il progettino che avevo fatto. Con mia grande sorpresa mi venne ad aprire la Valeria che conoscevo. Strafica bona tutta in tiro con un miniabito aderente nero che esaltava le curve dei fianchi e del culo fantastico che si trovava. Si vedeva pure che aveva le calze autoreggenti e aveva un viso raggiante ammaliante arrapante e porca come la ricordavo se non di più. Al solito mi abbracciò con ardore e mi fece accomodare sul divano. Stavolta il bimbo era all’asilo quindi era più libera. Diede un occhiata al volo ai disegni e poi si alzò per andarmi a preparare un caffè. Notai subito che stava bene ma un po’ zoppicava e le dissi “Valeria che ti è successo”? Lei allora mi sorrise con espressione da troia dicendomi “niente di preoccupante anzi, diciamo che adesso sto meglio ma mi fa ancora male”. Io la guardavo per avere spiegazioni in più e lei accorgendosene giustamente inizio a darmele. Si mise a sedere accanto a me sul divano e mi disse “ti ricordi il consiglio che ...
    ... mi hai dato di dirgliene quattro al mio capo? Bene l’ho seguito alla lettera e devo dire che sto raccogliendo i frutti”. “Sono andata nel suo ufficio alla fine del lavoro quando siamo rimasti soli e gli ho detto tutto quello che avevo sullo stomaco incazzandomi un po’ con lui per il trattamento riservatomi negli ultimi mesi al lavoro. Lui dopo avermi fatta sfogare si è alzato e con molta calma si è avvicinato alla poltrona dov’ero seduta e mettendosi dietro di me iniziò a massaggiarmi le spalle dicendomi, sempre con un tono calmo, che era un periodo difficile e di crisi profonda in cui un uomo di responsabilità come lui doveva fare delle scelte. A farne le spese purtroppo erano quelli un po’ più deboli come me che stavano attraversando un brutto periodo. E mentre parlava ho visto che mentre massaggiava le mie spalle da dietro la sua mano entrò dentro il maglione per massaggiare e sentire meglio la mia carne e si mise di lato quasi a guardarmi in faccia dall’alto mentre il suo pacco era all’altezza del mio viso. Tu mi raccomando non dirlo a nessuno. So che posso fidarmi di te”. Mizzica io a quel punto già mi stavo facendo il film da subito. Era come riscoprire finalmente la Valeria di un tempo che si calava gli uomini che voleva quando voleva e si faceva anch’essa abbordare nella maniera che voleva lei. Era sempre e comunque lei a condurre il gioco in quanto le piaceva in ogni caso sia farlo che subirlo. Le dissi “continua tranquilla lo sai che puoi dirmi tutto” mentre già il ...
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