1. L'attico


    Data: 20/01/2019, Categorie: Etero Autore: Lady_Strega, Fonte: RaccontiMilu

    ... bocche si cercavano, si fondevano e le lingue si rincorrevano.I suoi gemiti davano vita ai miei, fra le mie gambe si spingeva impetuoso strappandomi ansiti lascivi, le mie unghie gli graffiavano la schiena e con gutturali assensi lo incitavo a scoparmi con foga!Il mio corpo fu scosso dall�orgasmo, gridai soddisfatta!Le sue spinte divennero più veloci, un profondo gemito e si ritirò giusto in tempo per spargere il suo seme sulle mie cosce�Con un languido bacio suggellammo il nostro amplesso, occhi negli occhi ci sorridemmo, sereni e appagati.Uno di fianco all�altro riposavamo ansanti, cercammo la scatola di cioccolatini e la bottiglia di Champagne, ci imboccavamo a vicenda, ridendo e scherzando.Dopo alcuni minuti mi alzai e ricercai i miei indumenti, lui invece si sedette sul divano a sfogliare le pratiche di vendita, trovato ciò che voleva si alzò, perfettamente a suo agio con la propria nudità andò verso il tavolo e mise una firma sul contratto. chiesi. rispose serafico.Ormai vestiti entrambi prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo verso la porta.Stavo per aprire l�uscio quando sentii la sua mano sulla spalla, mi girai verso di lui con lo sguardo interrogativo. Con fare gentile posò due dita sotto il mio mento mormorò; e si impossessò delle mie labbra.La lussuria riesplose!Mi spinse contro la porta ed ...
    ... io lo stringevo a me, sollevandomi la gonna mi strappò il tanga con rabbia, si abbassò la zip dei pantaloni liberando il suo cazzo fieramente eretto.Prendendomi in braccio mi penetrò con forza. gemetti.Mi aggrappai al suo corpo muscoloso, gemevo ad ogni sua poderosa spinta.Ad un certo punto mi adagiò a terra, senza che lui parlasse capii le sue intenzioni.Inginocchiandomi mi ritrovai vicinissima al suo inguine, iniziai a succhiare con golosità il membro che si ergeva dinnanzi al mio viso, il mio sapore si confondeva col suo.Bastò poco per far si che liberasse il suo piacere sul mio mento e nella scollatura della camicetta.Ci eravamo ricomposti di nuovo quando decidemmo infine di scendere, raccolsi il tanga ormai strappato. Lo guardai con finta rabbia. sorrise furbo.Prendemmo l�ascensore.Stavo controllando nella borsa se avevo preso tutto, quando notai che si stava avvicinando. asserisce. sorrisi, alzando un sopracciglio maliziosa.Il bacio che ci scambiammo fu tenero, dolce, delicato.Le porte dell�ascensore si aprirono, ci dividemmo a malincuore ed uscimmo in strada. Ci guardammo. lui disse tendendomi la mano e ridendo soddisfatto. risposi cordiale ricambiando la stretta di mano.Salutandoci separammo le nostre strade, presi l�auto e tornai a casa, avevo bisogno di riposare� mi sentivo tutta indolenzita. 
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