1. 175 - Desirè, il medico, la cognatina e il cognatino


    Data: 21/01/2019, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo partendo dal cervello e fermandosi fra le mia gambe� Sospirai�.�Ti piacciono??��Bellissimi, tocca i miei, senti come sono piccolini???�Li toccai entrambi con tutte e due le mani,����Sono più piccoli ma molto sensibili���.��E� bello come me li tocchi tu, sei più delicata di Max��.�Anche le sue mani erano ora sui miei seni��.�Anche le tue sono più abili di quelle di Dino����Scusa, Desirè, scusami, ma forse è meglio se smettiamo qui����Hai ragione Lisetta, hai ragione, finiamola qui��.�Le dissi questo quando, le nostre bocche erano vicinissime, i suoi occhi dentro ai miei e i miei dentro ai suoi, le labbra sue erano appena aperte ed invitanti, anch�io desideravo baciare quei petali di rosa vermiglia. Ci stringemmo e ci baciammo a lungo, facendo scivolare le nostre mani a ispezionare tutto l�ispezionabile. Il suo leggerissimo corpo si posò sul mio, non gravò, fu come una piuma che volando si posa sulla pelle. Il suo piccolo seno duro e turgido puntava contro il mio, le sensazioni erano indefinite ed estremamente diverse da quelle provate con Dino. Sembrava che tutto fosse poesia, non c�era veramente nulla di immorale e perverso in ciò che stavamo facendo. La abbracciai stretta e assieme ci capovolgemmo piombando sulla morbida sabbia, le fui sopra, le abbassai la mutandina del costume e le aprii le gambe. Non l�avevo mai fatto, mai ero stata con gli occhi e con la bocca vicino ad un�altra figa. La mia la conoscevo solo tramite contatti tattili e con vedute usando uno ...
    ... specchio. Ma con la bocca e gli occhi così vicini a quella di un�altra non c�ero stata mai. Timidamente scostai gli invisibili peli biondi e provai a leccarla, con il dito medio della mano le aprii le labbra e ci infilai la lingua. Sentii un suo gemito di piacere e allora continuai. Dal vertice delle piccole labbra, ricoperto da un cappuccio grinzoso spuntava il piccolo glande del clitoride. Posai il dito pollice sopra e sentii sotto il dito il rilievo del suo piccolo pene. Tenendo il dito premuto sollevai il prepuzio e le scoprii il clitoride. Con la lingua vi girai attorno senza toccarlo, lei muoveva il bacino verso l�alto e lo lasciava ricadere ammortizzando il colpo con il suo fantastico culetto. Sfiorai il glande del clitoride con la punta della lingua e lei mi prese il capo fra le mani premendomi la sua figa contro la mia bocca. Toccai con un dito il buchetto del sedere e poi ne infilai un paio nella figa, iniziando contemporaneamente a scoparla con le dita e a leccarle il grilletto. Questa manovra durò ancora un paio di minuti, forse tre, poi i movimenti del suo bacino si fecero inconsulti e le sue gambe si chiusero a tenaglia contro le mie spalle, quindi alcuni gridolini acuti mi dissero chiaramente che stava per venire. Accelerai i movimenti e lei sospirò a lungo e premendomi ancor di più il capo contro la sua vagina venne���De�.si��reèèèè���ooohhhhh��.Desirèèè��uuummhh�..uummmhhhhh��.De..si�rèèèèè���ven�gooooo��ven�gooooo�.vennn�..goooooooo��..�Mi lasciò finalmente il capo ...
«12...141516...»