1. Era bionda, bella e scopava da dea


    Data: 21/01/2019, Categorie: Etero Autore: brunoo

    ... facendolo entrare e uscire sempre più rapidamente e producendo un libidinoso rumore come di sciacquìo.
    
    Lei chiuse gli occhi come per concentrarsi sulla velocità dei movimenti della testa, e per un attimo le sembrò che la stanza le girasse attorno.
    
    Come se avesse compreso, allora l’uomo la sollevò e mentre la baciava in bocca per assaporare il sapore dell’uccello che la donna aveva leccato, a piccoli passi si avvicinò al letto aiutandola finalmente a spogliarsi.
    
    La spinse all’indietro, facendola cadere sul letto mentre i suoi lunghi capelli biondi, ondeggiando, disegnarono nell’aria un fluido movimento.
    
    In un attimo le fu sopra e continuando a baciarla sul collo e sulla bocca, le infilò una mano tra le cosce iniziando a carezzarle la fica.
    
    Lei provò un piacere immenso, provò caldo e si sentiva rilassata.
    
    Lui le infilò prima uno, poi due dita dentro, cercando di scorrerla lungo tutta la sua profondità; poi per sentirla gemere cominciò a solleticare il clitoride con la polpa del dito medio.
    
    Sapeva che quel gesto, se opportunamente prolungato, era in grado di procurarle un godimento infinito.
    
    Poi staccò la bocca dalla sua e scendendo lungo il corpo, le leccò dapprima i seni a lingua aperta, come fossero due coppe di gelato, soffermandosi sui capezzoli turgidi per titillarli con piccoli e nervosi colpi di lingua, poi continuò a scendere giù, sempre più giù sul ventre, baciando dolcemente l’ombelico e poi ancora più giù finalmente sulla fica.
    
    Con la ...
    ... bocca aperta e la lingua avida, sbavando saliva, le leccò senza sosta la parte interna delle cosce passando lentamente da una parte all’altra soffermandosi, durante tale movimento, sulle grandi labbra della passera, che per il piacere ritmico delle leccate si aprivano sempre più bagnate, accogliendo la ruvida lingua dell’uomo, il quale iniziava a sentirsi sempre più come un animale infoiato.
    
    Aveva il maiale addosso. Godeva non solo del sapore del sesso bagnato della femmina che gli stava riempiendo la bocca ma anche di quell’animalesco pensiero turpe che lo rendeva simile a una bestia vera.
    
    Quando l’uomo si soffermò con la punta della lingua irrigidita sul clitoride, la donna non ce la fece più e, mentre lo chiamava per nome, lo supplicava di smettere, poiché il piacere aumentando prepotentemente, stava diventando violento.
    
    Lei godeva in un modo parossistico, continuo e progressivo. Stava sbrodando senza ritegno, gli parlava, gli urlava, lo invocava di smettere perché non resisteva, ma, continuando a premere con forza la testa dell’uomo sulla fica, perché non si allontanasse, continuava a godere fino a quando il piacere trasformandosi in dolore non divenne insopportabile.
    
    Allora con uno violento movimento del bacino fece in modo di staccare la bocca e la lingua dell’uomo dalla fica placando lentamente la violenta sensazione che l’aveva assalita.
    
    Gli attimi che seguirono furono interminabili e di lenta ripresa, come la risalita da un abisso, durante i quali l’uomo ...