Era bionda, bella e scopava da dea
Data: 21/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: brunoo
... la sua troia, la sua puttana, e che gli sarebbe piaciuto chiavarle il culo, come stava facendo, ma mentre un'altra donna gli leccava le palle.
Ad alta voce e senza più alcun ritegno o pudore lei lo pregò di trovarla e di portargliela, perché dopo essersi fatta leccare la fica avrebbe voluto guardarlo mentre la scopava davanti a lei.
La donna venne una prima volta e poi, di seguito, un'altra volta ancora. Allora lui decise che finalmente era giunto anche il suo momento.
Estrasse l’uccello dal culo, la voltò, gli allargò le cosce, lo rimise nella fica, dette tre o quattro grosse pompate, appena in tempo per sentire le pulsioni dell’uccello che stavano sopraggiungendo, emise un suono gutturale, prolungato, sordo e incomprensibile, estrasse nuovamente l’uccello dalla fica mettendosi in ginocchio tra le sue cosce, e, prendendolo nella mano destra le sbrodò sul ventre.
Dal cazzo uscirono quattro o cinque lunghi fiotti di sperma bianco, denso e burroso, che partendo dalla pancia arrivavano fino al collo.
Il primo, più abbondante degli altri, le colpì anche la bocca bagnandole le labbra, che avidamente lo risucchiarono per assaporarne il sapore gustosamente amarognolo.
Con la bocca allora l’uomo raccolse quanto più sperma poteva, leccando a lingua aperta il ventre schizzato della donna per deporlo religiosamente dentro la bocca di lei.
Era come se volesse nutrirla della propria essenza.
Alla fine dell’amplesso, sdraiati l’uno accanto all’altro, restarono un po’ immobili a guardarsi languidamente negli occhi e dopo lui la baciò teneramente e a lungo sulle labbra dischiuse che sapevano d’amore.
Subito dopo si rivestirono in fretta, si abbracciarono a lungo con passione, discesero le scale scambiandosi un languido sguardo d’amore e, perdendosi nel traffico caotico della strada, si dettero appuntamento per la settimana successiva.
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