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Eleonora 6
Data: 22/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... sperando di vedermi visto che probabilmente mi aspettava nell’autobus di un’ora prima. Il lampo di trionfo dei suoi occhi quando mi vide fu un tutt’uno con una contrazione del mio culo sull’oggetto che vibrava con l’autobus. La signora scese proprio alla sua fermata e ci ritrovammo soli io lui e l’autista. Questa situazione non gli permetteva di appoggiarsi a me come l’altra volta perché l’autista se ne sarebbe accorto di sicuro, ma lui non si perse d’animo: si sedette nel sedile di fianco al mio però dall’altra parte del corridoio. Io lo guardavo con la coda dell’occhio quasi dispiaciuta perché sarei stata curiosa di sentire di nuovo quella cosa enorme che avevo percepito il giorno prima sulla mia guancia. Intravedevo dei movimenti strani e alla fine presi coraggio e mi girai…….. Quello che vidi fu qualcosa che non avrei mai immaginato: una cosa larga come una lattina di coca-cola di colore bianchissimo con una cappella rosso vermiglio in cima che veniva accarezzata lentamente scoprendo e ricoprendo la ciliegiona che era più una pesca noce viste le dimensioni. Lui se lo accarezzava tranquillamente riparato dal seggiolino davanti mentre io rimanevo girata verso di lui con la bocca spalancata che solo dopo un paio di minuti mi ricordai di chiudere. Per due fermate potetti assistere a quello spettacolo incredibile stringendo le cosce e di nuovo in preda a una voglia pazzesca, poi salì parecchia gente e lui si coprì immediatamente privandomi di ...
... quella visione meravigliosa. Io rimasi a testa bassa riavvolgendo nella mia mente il nastro e riguardandomi mentalmente la scena fin quando un leggero tocco sulla mia spalla mi fece alzare il viso. Il tocco l’aveva fatto lui con la sua coscia e, alzando la faccia, mi trovai la sua patta gonfissima a 5 cm dal viso. Questa volta non indugiai e appoggiai subito la guancia a quel mattarello duro e bollente che percepivo attraverso la stoffa. Immediatamente mi venne in mente come sarebbe stato possibile prendere una cosa del genere in culo e solo adesso, ritornando al presente, potevo dire che l’avevo provata ed era stata una cosa incredibile nonostante il dolore provato. Sempre rimanendo al presente il cazzo del mio povero fidanzato si era nuovamente indurito anche perché io ripensando alla scena dell’autobus lo stavo inconsciamente massaggiando sempre con gli occhi chiusi. Certo che quello del signore era il triplo, forse era come quello di Gianni che mi aveva appena slargato il culo ma agli occhi di una adolescente quello era qualcosa di inimmaginabile. Quando fui costretta ad alzarmi perché ero arrivata alla mia fermata, ero sinceramente dispiaciuta, ma lui mi fece spazio e mi seguì scendendo con me e sussurrandomi nell’orecchio: “vai nel parco” C’era un parco non molto grande proprio tra la fermata e casa mia che però io non attraversavo mai da sola perché c’erano dei punti un po’ troppo scuri, ma stavolta lo imboccai con un po’ di timore ma tantissima ...