1. Seduta dallo psicologo - Capitolo 1


    Data: 23/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: jag12399-relat

    ... donne e le mie relazioni sentimentali e soprattutto fisiche, quasi inesistenti. Dopo aver risposto a diverse domande generali il dottore mi disse: «Thomas, ricordi qualche episodio particolare che nell’infanzia o adolescenza ti abbiano in qualche modo colpito e lasciato il segno?» Ed io dopo aver frugato nei ricordi, cominciai a raccontare: Parte seconda: Traumi adolescenziali Avevo compiuto da poco diciotto anni e tra i regali ricevuti, c’era quello di un mio zio che comprendeva un abbonamento a una palestra. Lui aveva circa trent’anni, scapolo ed era il classico playboy. Parlava spesso del argomento donne, facendomi domande sulle mie esperienze e soprattutto raccontandomi delle sue tante avventure e performance in materia di sesso. Mi incitava sempre a mangiare di più, a far sviluppare i miei muscoli, a far crescere il mio corpo, a fare sport, insomma in qualche modo mi faceva capire che avrebbe preferito un nipote più “macho”. Ma la cosa a me non interessava particolarmente. In quella occasione, però, decisi di usare quel abbonamento e cominciai a frequentare la palestra. La palestra era moderna e molto grande. Oltre ai settori con gli attrezzi, c’era una grande piscina, un’area per docce e idromassaggio, un area relax, insomma una palestra attrezzata per soddisfare tutti i gusti ed esigenze. Io, ovviamente, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua, specialmente quando vedevo i corpi ben allenati di alcuni uomini ma anche di alcune donne. Nella palestra c’erano, per così ...
    ... dire, persone “normali”, che la frequentavano senza particolare impegno, cioè solo per allenarsi un po’ e magari socializzare, mentre per altri, era un vero e proprio culto della persona, del proprio corpo, e non facevano niente per nasconderlo, anzi… Erano due settimane che per tre volte ognuna, tutti i pomeriggi andavo a fare qualche esercizio e soprattutto a correre sul tapis roulant. Quando andavo a farmi la doccia e a cambiarmi avevo incrociato diverse volte un uomo di mezza età, intorno ai cinquant’anni. Capelli brizzolati, corti, con taglio militare e un fisico, veramente incredibile. Era alto, muscoloso, abbronzato, spalle larghe e braccia forti. Ma la cosa più rilevante era il suo pene! Si, perché al contrario di me che appena uscivo dalla doccia mi coprivo con il telo, lui si spogliava per mettersi la tuta super aderente che metteva in gran mostra tutto il suo fisico, lasciando per diversi secondi un cazzo che se pur non eretto era enorme. Si un cazzo lungo e grosso che sicuramente quando era in tiro doveva essere decisamente grande. Lui si muoveva con disinvoltura e io, incuriosito, cercavo di “sbirciare” cercando di non farmi notare che lo stavo osservando. Lui da parte sua invece, spesso mi fissava per qualche secondo. L’ultima volta che lo incrociai, prese il suo membro tra le mani e mentre mi guardava fece un accenno di lenta masturbazione. I nostri sguardi s’incrociarono e io restai turbato abbassando velocemente lo sguardo e quasi fuggendo. Lui aveva una ...
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