1. Vanessa, la mia futura suocera. - ii


    Data: 24/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: echoplex, Fonte: Annunci69

    Tornai a casa loro il martedì, due giorni dopo. Mia suocera non era in casa, aveva il turno di notte, c'erano solo la mia ragazza ed il padre. Guardavamo la partita del Milan contro il Barcellona, arrivò una telefonata, non ci diedi peso, anche perchè arrivò nel corso dell'ennesimo goal del Barcellona. La mia ragazza andò a rispondere al telefono, poi riagganciò.
    
    - "Mia madre ha chiesto se dopo quando vai a casa ti fermi un attimo in farmacia... dice che il magazziniere non ha sceso gli sciroppi dal ripostiglio e lei nemmeno con la scala riesce" disse sedendosi.
    
    - "Ok" risposi senza mostrare troppo interesse.
    
    A fine partita andai via, ma prima di andare in farmacia, mi fermai in uno slargo lì vicino, ed attesi che si facesse ora. Chiamai la mia ragazza, e la rassicurai che ero già passato in farmacia, e che ero nel cortile di casa, dandole la buonanotte. Lei non sospettò nulla, anzi era già a letto, in dormiveglia. Poi accesi lo stereo per dissimulare il silenzio della notte, e chiamai a casa mia, dicendo che avrei fatto tardi perchè ero a casa di amici...Rimisi in moto, ed arrivai in farmacia, senza parcheggiare nelle vicinanze per non essere visto. Nemmeno bussai che la madre alzò la saracinesca, entrai con fare circospetto. Lei mi fissava senza tradire emozioni.
    
    - "Dove sono gli sciroppi che devo prendere?" chiesi per smorzare la tensione.
    
    - "Era una scusa ovviamente" disse subito.
    
    "E' che dovevamo parlare un attimo di quello che è successo l'altra ...
    ... sera" disse con aria seria.
    
    - "Perchè che cosa è successo l'altra sera?" risposi subito con aria scherzosa.
    
    - "Non fare lo stupido, non rendere le cose più difficili"
    
    - "Perchè? Sono cose difficili?"
    
    - "Beh... ecco... è stato uno sbaglio"
    
    - "E perchè mai?" feci avvicinandomi. Lei indietreggiò con fare incerto.
    
    Fummo interrotti, bussò un cliente, approfittai dell'interruzione per staccare le telecamere di sicurezza, senza che se ne accorgesse. Dopo due minuti mi raggiunse.
    
    - "Dicevamo?" chiese lei
    
    - "Perchè mai parla di sbaglio?" le risposi, avvicinandola. Riuscivo a sentire il suo profumo ormai, lei indietreggio fino a trovarsi contro la cassettiera.
    
    - "Perchè sono una donna sposata e sono..." abbozzò lei
    
    - "Con un idiota che non vi scopa nemmeno se vi mettete perizomi come quello che avevate l'altra sera... l'ho notato eh? si sentiva sotto la mano quando vi ho sollevato per il culo..." dissi con scherno...
    
    - "Non parlarmi così... sono anche la madre della tua ragazza" disse con poca convinzione, ferita nell'orgoglio.
    
    - "Certo, ma ciò non ti ha impedito di spingermi contro le tue tette l'altra sera, né a te di fare un lago là sotto" incalzai, mentre ormai ero a dieci centimetri da lei.
    
    - "Si ma non deve accadere più, non è giusto. Io..."
    
    - "... e se stesse già accadendo?" la interruppi, mentre con un dito sfioravo il capezzolo, che intanto iniziava a trasparire dal camice.
    
    - "Non possiamo... non è giusto... io..." iniziò a sragionare, ...
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