La mia prima volta
Data: 06/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Andre941, Fonte: Annunci69
"Calmati Andre, non stai andando al patibolo" era il pensiero che continuava a ronzarmi in testa mentre parcheggiavo la macchina. Scesi dalla macchina con una vistosa erezione che traspariva attraverso i jeans. Continuavo a guardare il cellulare per assicurarmi che l'indirizzo fosse giusto, e lo era. Suonai il campanello come mi era stato detto. La porta principale si aprì. Un signore sulla cinquantina mi venne incontro.
"Ti stavo aspettando, piccolo schiavetto" disse lui aprendomi il cancelletto. Entrai e lo seguii mentre si dirigeva verso la casa. Una volta entrati e chiusa la porta, ebbe inizio il divertimento. “Ascoltami bene, da adesso a fino a quando uscirai di casa, farai quello che ti ordino. Non aprirai bocca a meno che non sia io a dirtelo. Se provi a contraddirmi, riceverai una punizione. Sono stato chiaro?” disse lui in tono autoritario.
Io non risposi. Sulla sua faccia comparve un’espressione di nervoso. Con una mossa repentina, mi prese per la gola. “Non ho capito. Sono stato chiaro?” aggiunse lui mentre non accennava a allentare la presa sul mio collo. “Si padrone, ho capito” bisbigliai. La presa sul collo si fece nulla. “Vedo che hai capito come girano le cose. Scendi dalle scale, sulla tua sinistra c’è il bagno. Dentro troverai tutto ciò che dovrai indossare questa sera. Vai e cambiati”.
Scesi le scale e andai nel bagno, un po’ troppo piccolo e claustrofobico. Vicino al lavandino c’era quello che era il mio outfit. Lo esaminai con attenzione: un ...
... paio di calze a rete, un perizoma in pizzo bianco, un cerchietto con delle orecchie da coniglietta e un plug-in anale con coda a batuffolo. Mi spogliai lentamente, quasi come per assaporare quegli ultimi momenti di libertà. Presi le calze a rete e le indossai. Afferrai il plug-in analizzandolo. Era in ferro lucido e di dimensioni medio/grandi. Provai ad inserirlo nel mio sedere da verginello ma non riuscivo a metterlo. Lo leccai un po’ con la speranza di riscaldarlo, oltre che di umidificarlo per facilitare la penetrazione. Dopo averlo bagnato per bene, l’entrata fu facile e alquanto rapida. Era una sensazione piacevole ma dolorosa. Presi le mutande e cercando di metterle mi accorsi che avevano un buco sul lato posteriore, necessario per far passare la coda. Dulcis in fundo misi anche il cerchietto con le orecchie. Ammirai la mia figura nello specchio posto sopra il lavandino e ne rimasi particolarmente contento. Poco prima di uscire dal bagno notai un piccolo sacchetto posto su un appendiabiti sulla porta. Aveva un bigliettino con scritto “accessorio finale per schiavetto”. Lo presi abbastanza incuriosito da cosa avrei potuto trovarci dentro. Lo aprii molto lentamente e infilai la mano. Era qualcosa di sottile e di pelle. Lo tirai fuori e scoprii che si trattava di un collare con guinzaglio. Me lo agganciai al collo e per entrare al massimo nel personaggio, uscii dal bagno a gattoni, come un vero animale da compagnia. Il padrone era fuori ad aspettarmi. Non appena mi vide, uno ...