1. La mia prima volta


    Data: 06/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Andre941, Fonte: Annunci69

    ... piacere si facevano sempre più forti. Per altri cinque minuti, il padrone si divertì ad usare la mia bocca. Terminata la fase orale della sessione, il master prese delle manette e le usò per bloccarmi le mani, intimandomi poi di sdraiarmi sul pavimento. Seguii alla lettera l’ordine per paura di altre possibili ripercussioni. Da sdraiato era ben visibile la mia notevole erezione. “Qualcuno qui è molto eccitato o sbaglio? Bene, ho trovato qualcos’altro da fare, oltre a quello che avevo già in mente” disse il padrone mentre prendeva un bastoncino. Iniziò a fustigare il mio fallo con dei colpi rapidi e alquanto dolorosi ma allo stesso tempo piacevoli. Poi i giochi si fecero più forti: prese una candela, la accese e aspettò che iniziasse a sciogliersi per poi versarla sul mio corpo. Prima sui capezzoli, poi sul collo e infine sull’inguine. Stavo per avere un orgasmo senza la stimolazione diretta. “Ti piace quello che stai subendo, piccola troietta? Girati sulla pancia, è tempo di sverginare il tuo culettino”.
    
    Un brivido di paura mi percorse la schiena. Il momento era arrivato. Stavo per subire la mia prima penetrazione. Mi girai obbediente e mi preparai a ricevere 22 cm di carne. “Normalmente uso i preservativi, ma per avvenimenti importanti tipo sverginare qualcuno, preferisco carne su carne” disse lui mentre avvicinava la sua verga al mio deretano. Appena la sua cappella toccò il mio orifizio, la reazione istintiva fu quella di allontanarmi, ma il master era pronto ad una ...
    ... situazione del genere e mi afferrò i fianchi, impedendomi ogni mossa. Sentii un dolore lancinante ed ecco che non ero più vergine. Il suo enorme cazzo era dentro di me. Dai versi che faceva il padrone, sembrava che il mio culo fosse stato fatto su misura per il suo pene. Continuava a muoversi avanti e indietro, prima più piano e poi più veloce. Il dolore si trasformò presto in piacere. Iniziai a rilassarmi mentre venivo sfondato. Ammanettato com’ero purtroppo non riuscivo a masturbarmi. Ne sentivo la necessità. “Vuoi masturbarti piccola cagnetta? Una volta che sarò venuto dentro te forse ti darò la possibilità di masturbarti anche a te” disse lui ridendo. Nel momento stesso in cui smise di ridere, accelerò il ritmo come in preda ad un impeto di libidine. La sua venuta fu una cosa bellissima. Sentii la sborra dentro di me. Tolse il cazzo ne spruzzò un po’ anche sul buchetto.
    
    Mi tolse il guinzaglio e le manette, intimandomi di andare a fare una doccia. Mi ci fiondai e non appena dentro, iniziai a masturbarmi. Non appena sfiorai il cazzo ebbi uno degli orgasmi più potenti della mia vita. Mi lavai dallo sperma e dalla cera rimasti sul mio corpo, mi asciugai in fretta e mi rivestii ancora più velocemente. Il padrone era fuori dal bagno che mi aspettava, ancora nudo e con il cazzo ancora un po’ duro. Lo salutai dando un bacio alla sua verga e me ne andai. Uscendo dal cancello ricevetti un messaggio: “stesso giorno stessa ora settimana prossima.” Non vedevo l’ora di divertirmi ...