La mia prima volta
Data: 06/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Andre941, Fonte: Annunci69
... sorriso si accese sulla sua faccia. “ Sei perfetto, mio piccolo sex toy” disse compiaciuto mentre mi girava intorno per ammirare lo spettacolo.
Prese il guinzaglio e mi condusse in camera da letto, dove si spogliò fino a rimanere solo con i boxer. Mi misi seduto sul letto, seguito da lui che mi si mise di fianco. Allungò la sua mano sulla mia spalla per avvicinarmi a se, avvicinò la sua faccia alla mia e iniziò a baciarmi. Prima semplici baci a stampo e poi baci con la lingua. Io risposi come meglio potevo. Le due lingue erano un groviglio unico che si muoveva tra le nostre bocche. Qualche secondo dopo si staccò e spostò la mia testa sul suo corpo, come per intimarmi a leccare. Iniziai avidamente dal collo per poi scendere piano piano verso i capezzoli. Mi soffermai li per qualche secondo, alternando sia quello destro che quello sinistro. Ripresi la mia discesa verso il basso continuando a dare dei bacetti al corpo fino a quando arrivai alla zona del pube. Notavo una erezione ben presente all’interno dei boxer ma per istigare ancora un po’, decisi di dare dei colpetti di naso, come fa un animale per attirare l’attenzione. La reazione non si fece attendere. Sentii la mano del padrone sulla parte posteriore della testa spingere verso il cazzo. Con la bocca presi l’elastico delle mutande e le abbassai rivelando un’asta da 22 cm pronta a divertirsi con tutti i miei orifizi. Iniziai a stuzzicare il padrone dando dei piccoli colpi di lingua prima allo scroto e poi al pene vero ...
... e proprio. Capii che stavo facendo bene quando il padrone iniziò a gemere di piacere, spostando la mia testa verso la cappella. La presi in bocca e iniziai a massaggiarla con movimenti circolari di lingua, sia dal basso verso l’alto che vice versa. Colto da un impeto di voglia, il padrone iniziò a sprofondare sempre di più il suo cazzo nella mia gola, dandomi una fastidiosa sensazione di rigurgito. “Prendilo tutto o saranno guai per te” ruggì lui in tono minaccioso.
Decisi di sfidarlo e mi allontanai volontariamente dal suo cazzo, mettendomi seduto come un bravo cagnolino, nonostante il plug-in anale mi stava tormentando e non poco. La sua reazione non si fece attendere: con un gesto fulmineo mi tirò uno schiaffo talmente forte da farmi perdere l’equilibrio e farmi cadere di lato. Dopo ciò prese il collare, mi strattonò per attirarmi sulle sue gambe. Prese una cintura dal comodino a fianco del letto e iniziò a colpirmi potentemente sia la natica destra che quella sinistra. Lo fece per 10 volte per lato, assicurandosi che entrambe le chiappe fossero rosse e doloranti. “Vuoi andare avanti a fare di testa tua o giochiamo per bene? Io non mi faccio problemi a farti del male. Sta a te decidere” disse lui in tono al contempo minaccioso e compiaciuto. Per farmi perdonare, allungai la testa verso il suo cazzo e lo presi in bocca, sforzandomi di prenderne quanto più possibile senza soffocare o rimettere la cena. Il lavoro che stavo facendo era di gradimento, in quanto i versi di ...