1. L'incontro


    Data: 25/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: parolebollenti, Fonte: RaccontiMilu

    Il rumore sommesso della serratura mi distoglie dai miei pensieri. Sento i cilindri ruotare, il sommesso spalancarsi della porta. Sei in perfetto orario. Del resto, le istruzioni erano chiare. Nella busta hai trovato un biglietto con ora, indirizzo, piano. E una chiave.Sorrido. Un conto è chattare, dietro il protettivo riverbero di uno schermo. Un altro è essere qui, di persona. Fidarti di me, senza conoscermi realmente. Ripenso velocemente a come ci siamo conosciuti, un film visto ormai tante volte. Non contatto mai nessuno, io. Scrivo, e aspetto. Lascio che siano i miei racconti a cercare, sondare l'animo umano e portarmi chi si sente adatto. Sono giunti uomini e donne, sinora, senza distinzione. Attratti dalle mie parole e null'altro, parole che si sono insinuate nei loro animi, facendo vibrare corde nascoste, a volte sconosciute. Catturandoli. Spingendoli a cercare me. Come un ragno, tesso la mia tela con carta e penna, vergando parole che dolcemente avviluppano l'anima, senza lasciarla andar via.La porta si chiude, con un lieve tonfo. Due passi, timidi, echeggiano dal pavimento di parquet scuro. Hai visto la busta. Non può sfuggirti, nera, sulla consolle bianca all'ingresso. Nera, come quella che ti ha condotto qui. Nera, come ciò che ci portiamo dentro, invisibile ai più. Hai aperto la busta, dentro solo un foglio bianco piegato a metà. Poche righe, vergate a mano, ti istruiscono su cosa fare. Sei ancora in tempo a rinunciare, ad aprire la porta e tornare alla tua ...
    ... vita, alla luce del sole. Puoi ancora evitare di scendere negli abissi dei tuoi desideri, se lo vuoi. Puoi ancora fuggire da ciò che sei, se lo vuoi. Reprimere il tuo essere come hai fatto finora, soffocando la sua voce nel profondo della tua coscienza.Il suono dei tuoi passi mi informa che hai preso la tua decisione. Dirigi senza esitare verso l'appendiabiti che ho predisposto per te, dove riporrai con cura tutti i tuoi indumenti, come da me richiesto. Ti guardi intorno, lo sguardo curioso di scoprire l'ambiente in cui ti trovi. Non puoi vedermi, dietro i vetri a specchio che circondano il soppalco che ospita la mia camera da letto. Ma io si. Ti guardo mentre i tuoi occhi saettano per la stanza. Si posano veloci, leggeri, sul mobilio scuro, in contrasto con le pareti chiarissime, di un bianco abbacinante. Il divano in pelle bianca è una nuvola soffice che galleggia al centro del pavimento in legno scuro. I pochi accessori sono tutti di porcellana bianca, pura. Un esile vaso, da cui spunta solitaria una rosa, rossa. Una bassa coppa. Una cornice che contiene uno scatto d'autore, in bianco e nero. Un ambiente a prima vista asettico, freddo. Ma l'importante per me non è l'apparenza, bensì ciò che si cela all'interno. Questo vale per il mio appartamento, ma vale anche per me. E per te, ovviamente.Non provi a chiamare il mio nome. La prima regola che ti ho dato è di mantenere il silenzio. Assoluto. Un lieve sorriso increspa le mie labbra, vedendo come ti attieni scrupolosamente a ciò ...
«1234»