1. L'incontro


    Data: 25/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: parolebollenti, Fonte: RaccontiMilu

    ... che ti ho detto. Cominci a spogliarti, lentamente, metodicamente. Pieghi i tuoi indumenti, li riponi con precisione sul porta abiti. Il tuo corpo è ora completamente nudo. Rimani un secondo immobile, un attimo di esitazione, forse. Scuoti la testa e dirigi verso l'unica parete della stanza assolutamente spoglia. L'unica nera. I tuoi passi non fanno più alcun rumore ora che i piedi poggiano sulla soffice moquette che tappezza quella zona di pavimento. Ti avvicini al tavolino d'acciaio satinato, trovi la maschera che ho preparato per te. La indossi. Ti calza aderente, coprendoti fin sotto gli occhi. La bocca e le narici rimangono libere, immagino il tuo respiro accelerare involontariamente. Togli la maschera, alzi il bicchiere colmo d'acqua e bevi tutto d'un fiato, come scritto sul biglietto. Ti avvicini alla parete, dove due piccoli cappi sospesi ti attendono. Provi a infilarvi le mani, ci riesci agevolmente. Indossi nuovamente la maschera, infili goffamente le mani nei cappi e tiri leggermente. Le corde si stringono attorno i tuoi polsi e ti guardo mentre rimani lì, in attesa.Il blando sonnifero che ho messo nell'acqua ci mette poco ad agire, vedo il tuo capo ciondolare, ti abbandoni e le corde ti sostengono. E' giunto il momento di raggiungerti. Scendo la scala a chiocciola che collega il soppalco al resto della casa e mi fermo a due metri da te. L'effetto del sonnifero è blando ma lo stesso non hai sentito i lievi rumori che ho prodotto. Hai avuto fiducia in me, ti ho ...
    ... chiesto di bere e hai bevuto, senza sapere. Sorrido. Approfitto del tempo che impieghi a riprenderti per studiare il tuo corpo. Tonico, asciutto, perfettamente glabro. Come lo immaginavo, come ho richiesto. La depilazione è totale, come prescritto. Ti accarezzo con lo sguardo, soffermandomi su ogni minimo particolare. La piega del ginocchio, le dita dei piedi, le labbra piene, morbide. Un piccolo neo che ti orna l'avambraccio sinistro. Le unghie curate. Percepisco, lieve, l'odore della tua pelle. Terza regola, niente profumi.Cominci a risvegliarti, non ti accorgi della mia vicinanza. Rimango immobile e in breve il tuo udito, acuito dalla cecità che ti ho imposto, capta il sottile rumore del mio respiro. Volti la testa verso di me, le narici si dilatano. Mi par di sentire il tuo cuore accelerare per via dell'adrenalina che ti scorre in corpo. Mi avvicino, lascio che respiri anche tu il mio odore. Ti sfioro e un brivido ti coglie. Percorro il tuo corpo con le dita, toccandolo appena ne disegno i contorni. Sento l'eccitazione che monta, mi hai portato il tuo corpo, la tua mente, e onorerò il dono che mi hai fatto. Le corde, strette ai polsi, ti disegnano bracciali vermigli. Il tuo corpo pallido risalta perfettamente sullo sfondo scuro della parete. In questo momento, sei una splendida opera d'arte che orna il mio muro. Riprendo a sfiorarti e continui tremiti ti scuotono. Ti sfugge un gemito che reprimi subito: il silenzio non deve essere violato. Mai. Lo sai e ti impegni a mantenere ...