1. L'incontro


    Data: 25/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: parolebollenti, Fonte: RaccontiMilu

    ... dolore, ne hai provato piacere. La discesa è stata lunga e ardua, ma dopo.... il tuo spirito è rinnovato, puro.Il tuo corpo freme, reagisce al mio tocco, si eccita. Lo vedo, lo sento. Voglio che sia mio. Ti desidero. Ti avrò.Il mio corpo scivola sul tuo, ti contorci, desideri la libertà, l'unica cosa che ti è negata. Assaporo il tuo sesso, ne assorbo i profumi, gli odori, ne gusto gli umori. Il desiderio ti divora e io lo lascio fare, beandomi della sofferenza che mi infliggo resistendo ai miei stessi istinti.Osservi il tuo silenzio, anche quando l'orgasmo ti coglie. Ti mordi le labbra, una goccia color rubino appare lì dove i denti hanno forzato la carne. Ti bacio e sento il sapore della tua vita, il ferro salmastro. Ti permetto di assaggiare il mio sesso, che avidamente divori, con la foga con cui un assetato berrebbe ad una fonte dopo un viaggio interminabile nel deserto. Mi nego e leggo sulle tue labbra la preghiera muta con cui mi implori di dartene ancora. Continuo a concedermi e a negarmi, torturandoti e torturandomi allo stesso tempo. La mia bocca torna a cercare il tuo sesso, mentre con il mio schiaccio la tua. Stiamo entrambi volando, ognuno a suo modo. Siamo liberi nell'essere schiavi dei nostri rispettivi corpi.Mi stacco, scivolo su di te sin quando i nostri corpi si uniscono. E' sublime, selvaggio, animalesco. E' un atto puro, nella sua essenzialità. Continuo senza mai fermarmi, anche quando sento il tuo piacere venire e sfuggire, continuo, ancora. Inseguo il ...
    ... mio piacere, ne ho bisogno, come aria per chi soffoca. Ti uso senza curarmi se ti fa male, se stai godendo di nuovo. Esplodo in un sublime orgasmo, la mia mente vola libera e sicura in una tempesta di sensazioni, il mio corpo trema per il piacere a lungo represso finalmente scatenato.Galleggio in un mare lattiginoso, per un istante che pare eterno. Poi, precipito nuovamente in me, nel mio corpo sul tuo corpo immobile, sul pavimento dove abbiamo lasciato impronte umide di sudore e di piacere.Mi separo da te, sciolgo gli ultimi nodi, ti restituisco alla vita da cui ti sei fatto rapire. Mi allontano, mentre giaci ancora sul pavimento, torno nel mio nido sospeso. Senza rivestirmi ti osservo mentre ti alzi, finalmente sfili la maschera rivelando i capelli sudati incollati al viso congestionato, gli occhi socchiusi per riabituarli alla luce.Barcolli verso il bagno, l'acqua fredda ti riporta definitivamente in te. Ti dirigi verso l'appendi abiti e piano ti rivesti, con gesti lenti, misurati. Quando finisci, temporeggi, ti guardi attorno. Non mi vedi, ma sai che ti osservo. Alzi gli occhi verso di me, occhi in cui vedo brillare una nuova luce, una nuova consapevolezza. Ti porti due dita alle labbra e mi mandi un bacio, mormori una singola parola, come fosse una preghiera.La leggo sulle tue labbra, piano.Grazie.Ti volti, il corridoio ti inghiotte. Sento la serratura scattare, la porta aprirsi e poi chiudersi con un tonfo. E' finita come è iniziata. In silenzio.Grazie, dovrei essere io a ...