1. Iniziazione - 1


    Data: 27/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    Avevo compiuto da poco i quindici anni, quando avvenne la mia iniziazione al sesso; ero un ragazzo ben sviluppato e molto carino, stando almeno a quello che sentivo dire di me dai parenti e dalle amichette a scuola, ma ero anche non dico timido, quanto piuttosto riservato, poco intraprendente, stante anche l’atmosfera alquanto tradizionale e seriosa che si respirava in famiglia. Oh, ragazzi, tenete presente che sto parlando di altri tempi, tempi ormai preistorici, quando le uniche semi nudità si vedevano in spiaggia d’estate o nei film mitologici, per fortuna di gran moda a quei tempi.
    
    Frequentavo il primo anno di scuola superiore e le mie uniche esperienze con l’altro sesso fino a quel momento erano state delle reciproche, quanto fugaci palpate con alcune compagne di classe, palpate che, ovviamente, si erano fermate lì, avendo seguito tutt’al più nelle mie masturbazioni notturne e diurne.
    
    Di seghe, infatti, me ne facevo e tante, ad ogni ora del giorno e della notte… e da tempo avevo avuto anche le mie prime emissioni di sperma, per cui, come si dice, ero un ragazzo “sessualmente maturo”: dovevo solo incominciare e il primo che fosse arrivato, avrebbe dato un indirizzo alla mia vita. E il primo ad arrivare fu “Lui”…
    
    Lui, il mio maestro, era il fidanzato di mia sorella, un giovane di venticinque anni, che fino ad allora non mi aveva detto niente di particolare, a parte un’istintiva simpatia, ma che in breve e per lungo tempo sarebbe divenuto il centro della mia ...
    ... vita, e del quale avrei imparato ad apprezzare tutta la maschia e seducente bellezza.
    
    Era un giovane veramente bello, robusto e riccioluto come una statua greca; fisico atletico, biondo… che altro dire?
    
    Era molto che frequentava casa nostra, ovviamente per via di mia sorella, e avevo notato che mostrava una particolare predilezione per me, da come mi guardava, da come mi sorrideva:
    
    “Sei il fratellino che mi sarebbe tanto piaciuto avere!”, mi diceva sempre.
    
    La cosa mi rendeva felice, naturalmente, ma non ci facevo caso più di tanto, giovane e ingenuo com’ero.
    
    A volte mi chiedo se quello che seguì non fosse stato tutto programmato a tavolino, tanto i fatti si concatenarono in una sequenza logica; ma non so: preferisco pensare che fu il risultato di una serie di coincidenze. E comunque, credo proprio che non mi interessi.
    
    Le cose sono andate come dovevano andare e io personalmente ne sono soddisfattissimo… e non solo io, ovvio!
    
    ***
    
    Tutto iniziò un giorno, eravamo in estate e i miei erano usciti per delle compere, quando sentii suonare il campanello di casa. Andai ad aprire e mi trovai di fronte Roberto, così si chiamava.
    
    “Ciao, - mi fece, sorridendo e allungando una mano ad arruffarmi i capelli – c’è tua sorella?”
    
    “No, - risposi, tirandomi indietro un po’ seccato – sono usciti tutti”.
    
    “Tornano presto?”
    
    “Credo di sì, non saprei.”, risposi.
    
    “Ti dispiace se aspetto?”
    
    “No, anzi.”, dissi, facendomi da parte.
    
    Lo feci entrare e ce ne andammo in ...
«1234...»