1. Iniziazione - 1


    Data: 27/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... salotto. Cominciammo a parlare di questo e di quello,
    
    mi chiese della scuola, risposi che per fortuna era chiusa e mi stavo godendo le vacanze, ecc… I soliti discorsi tra un adulto e un ragazzo, insomma.
    
    Ad un certo punto, mi chiese com’erano le ragazze della mia classe. Non so cosa mi prese, forse il desiderio di farmi “grande” ai suoi occhi, chissà.
    
    “Certo, - risposi – ce ne sono un paio che sono davvero delle gran fighe.”
    
    Roberto scoppiò a ridere.
    
    “Ma sentilo, questo birillo!”, fece.
    
    “Perché? – mi offesi io – Se le vedessi, lo diresti che tu che sono delle gran fighe, credi che non me ne intenda?”
    
    “Scusami, Fabrizio, è che mi fa ridere sentirti dire queste cose.”
    
    “E perché ti fa ridere? – chiesi ancora più offeso – pensi anche tu che non ho ancora l’età per capirle?”
    
    “No, no, per carità! – fece lui conciliante – Ma è buffo sentirle da un ragazzo come te.”
    
    “Cos’ha un ragazzo come me, che non può parlare di figa?”, mi ostinai permaloso.
    
    “Scusami, ma è che sono abituato a considerarti il mio fratellino… E poi, a essere sinceri, non ti sono ancora cresciuti i peli fra le gambe.”
    
    “Lo dici tu!”, ribattei.
    
    In effetti una leggera peluria cominciava ad ombreggiarmi il basso ventre. Solo che, non avendo ancora mai visto un adulto nudo, neanche in fotografia, non avevo idea di come avrebbe dovuto essere.
    
    “Ah, sì? – fece allora Roberto – Fammi vedere, allora.”
    
    Senza pensarci, indispettito com’ero, mi sbottonai i pantaloni e mi abbassai ...
    ... leggermente gli slip, mostrandogli il segno della mia incipiente virilità.
    
    “Beh, - fece lui, avvicinandosi e chinandosi a guardare – qualcosa comincia ad esserci, ma ci vuole ancora un po’ di tempo, prima che crescano ancora…”
    
    Queste parole mi colpirono ancor più nel mio amor proprio.
    
    “E come dovrebbero crescere?”, chiesi acidamente.
    
    “Oddio… - fece lui con un lampo malizioso negli occhi – per lo meno così. Guarda.”, e si sbottonò gli stretti pantaloni, abbassandosi un poco l’orlo degli slip e mostrandomi un gran ciuffo di peli, riccioluti e biondi come i suoi capelli.
    
    “Vedi?”
    
    Non ebbi niente da rispondere, ma ero francamente colpito e incuriosito.
    
    “E anche tutto il resto deve crescere ancora, - proseguì Roberto – per lo meno così.”, e si abbassò un altro poco gli slip, facendone scaturire un lungo tubo molle, chiuso in punta dall’orlo slabbrato del prepuzio.
    
    Rimasi senza fiato: anche così, moscio, era due volte più grosso del mio quando ce l’avevo duro! Ma non era solo questo a turbarmi: era la prima volta che vedevo il cazzo di un adulto… e la cosa mi toglieva il fiato. Ci tenevo gli occhi incollati sopra, mentre Roberto continuava a fissarmi con uno strano sorriso, e intanto se lo prendeva con due dita e cominciava a tirare indietro la pelle in cima…
    
    In quel momento sentimmo aprire la porta d’ingresso, al che Roberto si rimise a posto con calma e io lo imitai ancora imbarazzato, finché lui , dopo una rapida arruffata ai miei capelli, si diresse verso ...
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