1. Simple Twist of Fate


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast

    ... micro tettine ipersostenute da chissà quale reggiseno e nascoste da una maglietta.Giudico vagamente osceno che una madre esponga il quel modo la figlia al giudizio di uno sconosciuto.- Molto bello, ti dona davvero, complimenti.La donna sorride soddisfatta, la bambina si gira verso di lei e forse si farà convincere. Non lo so, perché in quel momento arriva a servirmi una commessa. Sfortunatamente, non è la biondina dalle labbra rosse.Acquisto un paio di orecchini per Claudia, che arriverà domani. E che non si attende un regalo di Natale così classico. E costoso. La mia carta di credito urla dal dolore quando la infilano dentro la macchinetta del pos. Prendo al volo l�ultimo posto in ascensore ed esco in strada. La bolgia dell�antivigilia. Mi infilo in un bar accanto per comprare le sigarette, per poco non vado a sbattere contro il troione. Stavolta è sola.Mi sorride:- Mi dispiace di averla disturbata, prima. Ma non riuscivo a convincere mia figlia. Sa com�è, a quell�età non vogliono solo il regalo, vogliono sceglierlo.No che non so com�è, ma non fa nulla. E per dirla tutta capisco pure che una abbia il diritto, a quell�età e anche se antipatica, di mettersi addosso ciò che vuole. Tuttavia apprezzo la civiltà delle scuse.- Immagino � rispondo � e dove l�ha lasciata?- Ha preso il motorino ed è andata dalle amiche, sa com�è�Sì, ok. Questi giovani signora mia. Non so che dire. Vorrei andare alla cassa ora che non c�è nessuno e prendere le sigarette. Ma il troione continua a ...
    ... parlarmi della figlia.- E poi tanto stasera dorme dal padre.Se c�è un messaggio, e lo si voglia o no c�è sempre un messaggio, l�ho ricevuto.Le chiedo se le va di attendermi un secondo, poi mi avvicino alla cassiera chiedo le sigarette e pago. Poi torno da lei, che mi aspetta immobile in mezzo all�ingresso del bar. Chiunque voglia entrare o uscire è costretto ad aggirarla. Le comunico che stavo andando a prendere un aperitivo al bar di un albergo lì vicino, e se le va di farmi compagnia. E� una cazzata, perché in realtà stavo per tornare a casa con il mio pacchetto verdolino in mano.Però ci provo.- D�accordo. Ma solo se non facciamo tardi, sono un po� stanca. Io mi chiamo Michela.- Roberto.Ci stringiamo la mano, ci sorridiamo, ci incamminiamo. Sto per chiederle se davvero è riuscita a convincere la figlia, anche se immagino la risposta. Quando le squilla il cellulare. Capto una conversazione che si sposta ben presto dal ciondolino appena acquistato ai protagonisti passati o futuri (non ne ho idea) dell�Isola dei famosi e di Amici. Mi rassegno e mi domando di cosa parleremo quando avremo esaurito le nostre biografie. Chiude la chiamata e si scusa. Sto per riformulare la domanda quando il cellulare squilla ancora. Rinuncio, e ascolto le indicazioni su una boutique di maglieria dalle parti di Corso Francia. Lo sapevo, o almeno lo dovevo immaginare: la volgarità arricchita di Roma Nord.Il salotto del bar è affollato, riusciamo a trovare un tavolino accanto alla porta finestra che dà sul ...
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