1. Simple Twist of Fate


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast

    ... premurosa � sorride Michela. Nella sua voce non c�è traccia di ironia.Lo svolgimento ambiguo e intrigante del film scioglie il senso di disagio. Quando finisce Michela vorrebbe commentarlo con me davanti a un paio di bicchieri di (ottimo) whisky. Ma ben presto ci ritroviamo con le lingue l�uno nella bocca dell�altra, aromatizzate dal malto. Le infilo la mano sotto il maglione e le massaggio la mammella attraverso il tessuto del reggiseno. La mia intenzione sarebbe di scoparmela sul divano, da dietro. Sentirla gridare con le tette appoggiate sul cuscino.Ma lei la pensa diversamente.Si alza e mi prende per mano, mi fa fare il giro del salone spegnendo coscenziosamente tutte le luci, comprese quelle dell�albero di Natale. Poi mi guida in camera da letto, nella penombra, con i bicchieri in mano.Accende la luce. Osservo l�ordine lineare della stanza.Michela si spoglia lentamente, riponendo le cose su una poltrona accanto al letto, mentre la osservo appoggiato allo stipite della porta, sorseggiando il whisky. Quando è completamente nuda si sdraia sul letto, di traverso, si offre alla mia vista con le gambe leggermente aperte. Con la tranquillità di una moglie che sta per adempiere al dovere coniugale. Ha un corpo onesto, che gli anni hanno iniziato a offendere leggermente. Ma ancora bello. Il seno senza il sostegno del reggipetto mostra la sua cedevolezza, le si schiaccia un po' addosso, non ha certo più la tonicità dei vent'anni. Ma nemmeno protesi di silicone all'interno. Mi ...
    ... guarda sorridendo, stupita.- Non ti spogli?Le sorrido, mando giù quello che resta dell�alcol e poggio il bicchiere sul comodino. Inizio a svestirmi davanti a lei, in piedi. Prima il maglione e la camicia. Poi i calzini, i pantaloni. E infine gli slip.Resto ancora un poco in piedi a guardarla, la mia eccitazione comincia a farsi strada. Poi mi stendo su quella carne. Allarga ancora un po' le gambe.- Fai piano all'inizio, per favore. è tanto che non lo faccio.Le bacio le labbra, le cerco la lingua con la mia. Poi scendo sul collo, insalivandola. Michela si offre alla mia bocca. Sento la persistenza di un profumo che non so riconoscere, poi sono giù, sui seni. Li succhio e ne mordo i capezzoli grandi e scuri. Cerco di infilarmi in bocca quanto più posso della mammella morbida, consistenza gelatina. Le strappo un sospiro appena più profondo. Scendo più giù, a leccare la pancia, a infilare la lingua nell'ombelico. Lecco tutta l'attaccatura delle gambe all'inguine. Le sue mani giocano con i miei capelli. Alzo lo sguardo, la vedo leggermente inarcata, con la testa all'indietro. E finalmente scendo giù sul ciuffo. Odora di pulito, si è lavata per me. Esploro con la lingua tutto il taglio del suo ingresso. Più volte, fino a sentirlo umido e più aperto. E� qui che avverto l'odore quasi dolciastro del suo sesso e del suo liquido.Michela allarga allora più decisamente le cosce, per offrirmi completamente la sua intimità, spingendo con movimenti leggeri e quasi impercettibili il bacino verso ...
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