1. Cecilia - Un fine settimana - Cap VII


    Data: 30/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: itamobydick

    ... iniziava ad avere paura. Nella sua mente, sembrava come che fosse stato scoperto mentre faceva qualcosa di nascosto... mentre si eccitava guardando Cecilia senza che lei lo sapesse (!). "Cosa stai facendo Ludovico?!" ripetè ancora più seria, e questa volta facendogli davvero capire che non stava scherzando. Lui a questo punto non capì più nulla: cosa stava succedendo, cosa era successo prima? Forse non era lei a stuzzicarlo, ma era stato solo lui a vederla in modo diverso, solo lui ad eccitarsi per lei senza che lei lo sapesse! Una serie di pensieri attraversarono la sua mente in quei pochi attimi, spaventandolo a tal punto da provocargli una reazione istintiva: la fuga. Guardando in basso, uscì di corsa dalla cucina e si diresse verso le camere, senza dire niente, senza nemmeno capire cosa stava facendo. Lei aspettava solo questo. Mentre lui era già entrato in camera sua, lei lentamente iniziò a salire le scale, ripetendo con lo stesso tono "Ludovico, cosa stavi facendo?!". Saliva le scale, e lui sentiva ogni passo, contando ogni metro in meno fra lui e lei. Cecilia ora camminava verso la porta della sua camera: lui avrebbe potuto chiuderla se avesse voluto, sarebbe stato semplicissimo. Ma non ci riusciva. "Credo che tu mi debba delle spiegazioni" ripetè, avvicinandosi ormai all'entrata. Lui era terrorizzato, sudava freddo, aveva paura... e non riusciva nemmeno a capire perchè. Lei ormai era sull'uscio: illuminata dalla finestra, alta, perfetta, bellissima. Ora poteva ...
    ... finalmente vederlo: un po' pallido, sudatissimo, evidentemente eccitato. Non disse sulla, e fissandolo negli occhi iniziò ad avvicinarsi a lui, con lentissimi passi. Ludovico, tremolante, fece qualche passo indietro, ma andò a sbattere sul letto e vi cadde di schiena: respirava velocemente, tremava, la guardava avanzare disperato. "S..s..scusami, n..n.n.nono volevo.." - ma lei rimaneva in silenzio - "C.c..cecilia, davvero..." "N.n.non volevo..". Era tutto inutile. Lei era ora vicinissima a lui, e guardandolo dritto negli occhi, seria e cupa, alzò lentamente la sua gamba, e posò il piede sul suo pene, premendo. Lui ebbe un fremito, come se fosse stato appena punto da un ago, e ammutolì. Il suo pene era durissimo, e sotto l'ennesima pressione di quei piedi stava eccitandosi di nuovo. "E' questo che vuoi" disse Cecilia rompendo il silenzio. "Mi desideri vero?" aggiunse, facendo comparire sul suo viso quel sorriso ormai noto a Ludovico: il sorriso della perversione, Lui non era in grado di rispondere, aveva la bocca secca: cercò di aprirla, ma non uscì nessun suono. Il momento era arrivato. "Fai ciò che ti ordino, Ludovico. Stenditi sul letto". Lui, confuso e terrorizzato, eseguì, stendendosi con tutto il corpo sul grande letto della sua camera. Cecilia allora, salì sul letto, e stando in ginocchio iniziò a slacciare i pantaloni di Ludovico. Lui forse avrebbe voluto opporre resistenza, ma non era capace di niente in quel momento. Lei sorrideva, e quel sorriso ormai non le sarebbe più ...