1. La coinquilina - terza parte


    Data: 30/01/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Roleplay93

    ... le sue gambe quasi mancare mentre tremavano, non si reggeva più con le sue forze ed era come se si fosse seduta sulla mia bocca per far maggior pressione con la sua figa. Mentre ruotavo la mia lingua dentro di lei iniziò a muovere il bacino come se si stesse scopando la mia lingua, ormai era lei a condurre i giochi stava usando la mia bocca come meglio gradiva. Ad un tratto sentii il fiato quasi mancare da come mi stringeva a lei, non riuscivo quasi a respirare e una vampata di liquido caldo travolse la mia bocca, il tutto accompagnato da un suo forte gemito incitandomi a non fermarmi. Sentivo il suo corpo stravolto, rilassato e quasi senza forze, ma nonostante tutto poggio nuovamente la punta dei suoi piedi a terra provandosi a sorreggersi con le sue forze. Io mi alzai tornando a premerla contro la parete, ridevo soddisfatto nel guardarla rossa come un pomodoro con lo sguardo non più imbarazzato ma pieno di malizia ed eccitazione. Poggiai le mie labbra sulle sue entrando la mia lingua ancora piena del suo dolcissimo succo attorno alla sua, fece una smorfia quasi di disgusto iniziale ma poi prese coscienza che il sapore non era male e che nel complesso la scena era estremamente eccitante. Mi staccai da quel bacio che comprendeva un mix di sapori quasi con tristezza, ma la mia eccitazione era molto alta e il mio cazzo bramava ben altro. Presi con una mano il mio cazzo e con il glande strofinavo con forza il suo clitoride, lei chiuse gli occhi aspettandosi che lo entrassi da ...
    ... un momento e con difficoltà mentre gemeva mi disse:-“ ti prego non ti fermare, entralo. Lo voglio. Ora…” Queste sue parole, questa sensazione che iniziava a prevedere le mie mosse non mi andava bene, ero io che devo condurre, era arrivato il momento di godere anche io. Il mio sguardo cambio, un misto tra turbato e felice, subito mutò iniziandola a guarda nei suoi splendidi occhi con aria di sfida, lei non capiva, era confusa. Posai le mie mani sui suoi seni facendoli scorrere lentamente su suo petto accompagnate dal fruscio dell’acqua, le mani arrivano sul suo ventre e con un gesto rapido subito si posarono sulla sua stretta e magra vite e afferendola per i fianchi la girai sbattendola con la faccia verso il muro. Fece un urlo spontaneo di preoccupazione e forse anche un po' di dolore, ma sembrava divertita e non diceva una parola. La schiaccia con tutto il peso del mio corpo, tutto il suo corpo aderiva sulla parete e i suoi seni erano compressi sul muro freddo quasi come se dovessero esplodere, avvolsi un braccio attorno al suo collo facendo una leggera pressione quasi come a strozzarla dolcemente. Era divertita e mi disse: “ Non finisci mai di sorprendimi tu eh?” e io con voce quasi tetra le sussurrai all’orecchio “E il bello deve ancora venire”. Lei era girata dandomi le spalle e tutto ciò che facevo dietro di lei non ne era consapevole. Con l’altra mia mano libera presi un po' di sapone e lo posai sul mio dito medio, mentre il mio cazzo era in mezzo alle sue cosce con un ...
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