1. Il nostro gioco


    Data: 30/01/2019, Categorie: Etero Autore: Corsaro85pd

    È un'ottima cena, il tempo scorre tranquillo passando l'intera serata a stuzzicarci, impostando tutti i discorsi sul sesso.
    
    Il tuo fare deciso e malizioso si scontra con il mio autoritario e indisponente.
    
    Siamo quasi al dolce, quando con una scusa mi alzo e mi metto alle tue spalle senza dare nell'occhio.
    
    Faccio scorrere le mie mani fino ai tuoi fianchi, sulle tue cosce e le apro sussurrandoti: sfilati le mutandine e dammele voglio vedere se sono bagnate!
    
    Ti bacio sulla guancia e torno a sedermi di fronte a te.
    
    Indossi un abito nero non troppo lungo, senza farti notare coprendoti con la tovaglia inizi a dondolare sulla sedia, un attimo dopo la tua mano torna sul tavolo chiusa a pugno.
    
    Allungo la mano e lasci cadere la tue mutandine tra le mie dita, che stringendosi, sentono il tessuto umido.
    
    Ti sussurro: non ti sai contenere èh!!
    
    Rimani basita della mia risposta e tra i denti sussurri: sei davvero uno stronzo!
    
    Rido, mi piace la tua reazione, porto la mano sulla mia bocca, annuso, il profumo di sesso misto al profumo di pulito mi inebria più del vino.
    
    Mi sto pregustando il dopo nella mia mente, già ti sto chiavando come una troia, il tuo braccio attira la mia attenzione, vedo i muscoli contrarsi, ti guardo il viso, il tuo sguardo è vuoto e le tue labbra socchiuse.
    
    Che cazzo stai facendo?
    
    Sei impazzita?
    
    Sorridi, porti la mano sul tavolo e sfiori le mie labbra con le dita, sono umide, le assaporo con la lingua.
    
    Sei una lurida, ...
    ... il cazzo risponde a quel gesto, tu lo sai e allunghi un piede che si muove leggero sulla mia gamba fino alle palle.
    
    Il tuo viso divertito mi innervosisce, il piede arriva fino al cazzo, si muove su e giù, inutile reagire la mia erezione è palese, cazzo smettila mi stai facendo impazzire.
    
    Nel momento in cui arriva la cameriera, con la mano fermo il tuo piede, tra l'imbarazzo mi chiedo se ha notato qualcosa, ordino il dolce, il tuo piede torna sul mio cazzo ancora duro, non posso fermarti mentre parlo con lei.
    
    Ti diverti a mettermi in imbarazzo, t'inchiodo con lo sguardo, a te sembra non interessare e il tuo piede aumenta la pressione, la cameriera mi ha chiesto qualcosa e mi tocca scusarmi e chiederle di ripetere.
    
    Faccio fatica a stare serio, ho voglia di ucciderti, non ti è permesso fare un affronto così e tu lo sai, la cameriera se ne va, il mio tono di voce è fuori dal gioco e ti dico: sei una cretina!
    
    Rimani sconcertata, non ti aspettavi questa mia reazione, ti faccio notare la telecamera alle tue spalle, il tuo sorriso si tramuta in rabbia e poi esclami: porca puttana non potevi dirmelo?
    
    La tua reazione mi diverte e scoppio a ridere, finiamo la cena parlando di altro, sono certo di averti fatto smettere di pensare al sesso per ora.
    
    Usciamo fuori dal locale avvicinandoci alla macchina, accendiamo una sigaretta e mentre appoggio il gomito sul tetto della macchina, ti chiedo riprendendo il gioco: ora che si fa?
    
    Mi spiazzi rispondendo: portami a ...
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