1. Il nostro gioco


    Data: 30/01/2019, Categorie: Etero Autore: Corsaro85pd

    ... un bisogno terribile ora!
    
    Con uno sguardo che mi fa capire perfettamente la tua intenzione. Vorrei fermarti ma sorrido, compiaciuto ti dico solo: non metterci troppo!
    
    Con sguardo malizioso mi rispondi: tranquillo vengo in un attimo!
    
    Scoppio a ridere, anche tu te ne vai ridendo. I miei amici non hanno capito niente, mi guardano incuriositi, gli dico: che c'è ha solo bisogno del bagno, mi ha chiesto dov'è!
    
    La mia mente t'immagina, sbattuta sul muro che ti scopi fino a venire.
    
    Torni dopo qualche minuto, ti osservo, m'inchiodi con lo sguardo, il mio cazzo ha un sussulto, la serata continua tra risa balli e sguardi. Dio quanto mi piaci, non vedo l'ora di scoparti, ti sto immaginando in tutte le posizioni, non vedo l'ora di tornare a casa e fotterti come un ossesso, i miei pensieri vengono fermati da una presenza pochi minuti dopo.
    
    Un uomo ti ha avvicinato, ti osservo prima di sbottare, vedo che gli dai corda, sento di essere sul punto di alzarmi e venire da te, anche perché non fai nulla per incrociare il mio sguardo. Sei troppo distante, non riesco a sentire che vi state dicendo, ma solo osservandoti capisco che ti stai divertendo con quell'uomo molto più grande di me, uomo decisamente di bell'aspetto.
    
    Il mio sguardo non ti molla e dopo diversi minuti incrocia il tuo, sono sollevato ma non mi piacciono i tuoi occhi.
    
    Sostieni seria e decisa lo sguardo, mi stai sfidando, sò che stai giocando, consapevole che prima dell alba avrai solo il mio cazzo piantato ...
    ... in ogni buco.
    
    Questo pensiero non mi basta per accettare ciò che stai facendo, penso solo che sei una stronza, ma non faccio nulla per farti capire che in questo momento ti sto odiando.
    
    Torno a bere e parlare con i miei amici, ti ignoro pensando che il mio reagire così ti scoraggi, ma tu non demordi, mi fai incazzare quando passi davanti al mio tavolo con quell'uomo alle tue spalle. Ti siedi con lui assicurandoti che io ti veda, sei di profilo, accavalli le gambe, mi chiedo quanto cazzo sarai bagnata ora, stimolata dall'oggetto, dalla situazione con quell'uomo e dal gioco che sta prendendo decisamente una piega che non mi piace.
    
    Ordinate e parlate, effettivamente non fai nulla di esagerato, la sola idea che tu stia parlando con un altro uomo mi manda in bestia, te la devo far pagare, questo è il mio unico pensiero.
    
    Chiamo la mia amica e con un pretesto la faccio sedere sulle mie gambe, mi da la schiena e appoggio la mia mano sulla sua coscia, ha un interesse per me, le prendo il viso, le passo le dita sulle labbra, lei rimane sconcertata e mi bacia.
    
    Rimani allibita, ti giri più volte verso di me, sei chiaramente infastidita, capisco che non sai nemmeno più come liberarti del tipo che mi sembra ormai preso fin troppo bene.
    
    Mi libero dell'amica, saluto tutti e arrivo da te ed esclamo: andiamo è tardi!
    
    Il mio tono di voce è freddo, ti alzi visibilmente infastidita e mi segui, ne segue una furibonda lite, le tue ultime parole prima del silenzio sono: sei un ...
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