Dal parco a casa del prof: la nascita di alessia
Data: 01/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PinoDell99
... nei giorni precedenti. Gli confessai che sì, mi era piaciuto moltissimo e che non vedevo l’ora di incontrarlo di nuovo. Lui sorrise a questa mia affermazione e cominciò a guardarmi in modo diverso. L’eccitazione si cominciò a percepire per il solo fatto che avevamo ricordato il sesso di tre giorni prima. Avevo un’erezione che non riuscivo a nascondere. Se ne rese conto perché appoggiò la sua mano sul mio pacco e cominciò ad accarezzare il mio cazzo e le mie palle facendomi allargare un po’ le gambe. Mi fece segno con la mano di slacciare la cintura dei pantaloni. Gli chiesi se non era imprudente fare una cosa del genere con la gente che passeggiava sul marciapiede. L’eccitazione però prese il sopravvento. Mentre glielo chiedevo, slacciai la cintura e la lampo e liberai il mio cazzo che spuntava con la cappella dall’elastico degli slip. Lo prese in mano con un gemito iniziando una lenta masturbazione. Lo stringeva alla base, ogni tanto, cercando di stringere anche le palle. “Mi piacerebbe depilarti dappertutto” mi disse “Ti andrebbe di essere depilato?”. “Sì, perché no” risposi “Ci ho pensato un sacco di volte ma da solo non saprei come fare”. Avevo, in realtà, pochissimi peli, soprattutto alle gambe, dal ginocchio in giù, ed intorno al cazzo. Ci avevo pensato diverse volte anche perché, negli ultimi mesi, avevo cominciato ad indossare alcuni capi di biancheria intima di mia sorella, ovviamente a sua insaputa, ed i pochi peli si notavano di più. Come se avesse letto i miei ...
... pensieri mi chiese: “mi piacerebbe farti indossare biancheria intima femminile, lo faresti per me?”. Il mio cazzo diventò di marmo. “Si, si può provare” risposi. “Lo hai mai fatto?”. “Si, qualche volta ho provato ad indossare le mutandine di mia sorella che ho trovato nella cesta della biancheria”. “Che porcellina che sei, e ti è piaciuto farlo?”. Gli confessai che non solo mi era piaciuta la sensazione di indossare un capo già indossato da mia sorella ma, soprattutto, che mi ero masturbato indossando delle mutande femminili ed avevo goduto tanto. Notai che anche lui era parecchio eccitato e, di tanto in tanto, si aggiustava il pacco che non riusciva a contenere il suo cazzone in erezione. Mi venne voglia di toccarlo, così come stava facendo lui con il mio ma lui mi chiese di aspettare perché dopo pochi minuti saremmo arrivati a casa sua. Di lì a poco, infatti, imboccò una strada che conduceva in Piazza del Gesù e, lungo quella strada accostò al marciapiede chiedendomi di rivestirmi, cosa che feci un po’ a fatica per le condizioni del mio cazzo, e di seguire le sue istruzioni per raggiungerlo a casa. Mi disse di aspettare dieci minuti, per consentirgli di entrare da solo nel suo palazzo, e di chiedere al custode del Prof. Claudio. Gli avrebbe detto che aspettava un allievo per una lezione privata. Scesi dalla sua auto e, in lontananza, osservai il portone del palazzo dove stava entrando con l’auto. Attesi circa dieci minuti e poi, con il cuore che mi batteva all’impazzata, mi ...