Dal parco a casa del prof: la nascita di alessia - Racconti Erotici

Dal parco a casa del prof: la nascita di alessia

... di indossare alcuni capi. Gli chiesi se appartenevano alla moglie e mi confermò la cosa. Mi porse uno slip di pizzo nero, trasparente sul davanti e sottile indietro. Il solo indossare le mutandine mi fece eccitare di nuovo. Lo slip non riusciva a contenere il mio cazzo che fuoriusciva dall’elastico. Mi chiese di girarmi e mi fece i complimenti. “Sei stupenda” mi disse. Anche a lui, guardarmi mentre indossavo, faceva un certo effetto: aveva il cazzo in tiro come un cannone. Indossai un altro paio di mutandine, più aderenti sul davanti e con una striscia di stoffa sul didietro che entrava nelle mie chiappe terminando in un triangolino di stoffa in alto. Mi lasciava tutto il culo scoperto e conteneva un po’ di più il mio cazzo davanti. Mi piaceva di più, mi faceva sentire molto più femmina. Mi guardai intorno cercando uno specchio e lui, intuendo, aprì un’anta di un armadio e, per la prima volta, osservai l’effetto che la biancheria femminile aveva sul mio corpo depilato. Quel giorno era avvenuta la mia iniziazione. “Chiamami Alessia da oggi in poi, quando ci incontreremo”. Mi sorrise e, attirandomi a sé, mi fece sedere sulle sue ginocchia baciandomi con passione.

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Vi bacio dappertutto,

Alessia

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