Costretta ad obbedire
Data: 01/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: femdom lover, Fonte: RaccontiMilu
Passano i giorni e scopro che i miei nel weekend successivo sarebbero partiti per farsi un paio di giorni in montagna, così, pensando subito a te, ti invio un messaggio per chiederti di venire da me e tu accetti molto volentieri l'invito per il sabato. Vuoi far le cose con calma e decidi quindi di venire già dal mattino per poterti gustare tutto ciò che ho in mente di provare con te: giustamente è il tuo momento e vuoi che tutto sia perfetto, compreso il tempo a disposizione. Nei giorni a venire io mi preparo una sorta di piano d'azione su cosa farti e come farlo, iniziando anche ad attrezzarmi di tutti gli oggetti che potrebbero tornarmi utili per la tua "punizione": recupero un cacciavite di piccole, uno di medie ed uno di grandi dimensioni, lo spago per legarti, una benda per coprirti gli occhi, della crema lubrificante per il tuo culetto e per finire, preparo del ghiaccio col freezer, avendo già in mente come utilizzarlo. Mi sento carico stavolta, ho voglia di farti vedere che sono realmente in grado di controllarti e farti trarre godimento da questa situazione che a te piace tanto, e voglio farti mia in tutto e per tutto senza lasciarti alternative. Finalmente arriva il weekend. Mi sveglio sabato mattina verso le nove mentre i miei stanno uscendo di casa per andare in montagna, e senza svegliare mio fratello faccio colazione e mi preparo per riceverti. Essendomi depilato già nei giorni scorsi non ci metto tanto a sistemare il resto, e verso le dieci sono già ...
... pronto per te. Ti scrivo subito di raggiungermi quando vuoi, ma non stando più nella pelle, decido di venirti incontro in bici dopo aver aspettato un quarto d'ora circa. Fortunatamente eri già uscita di casa da un po', e prima di arrivare a metà strada ci incontriamo. Dopo esserci salutati con un bacio ci dirigiamo a casa mia assieme. Non sto più nella pelle all'idea di ciò che sta per succedere ed inizio a vagare con la mente su cosa ti avrei fatto poco dopo. Tu resti silenziosa, non sai cosa ti aspetta ma ti stai già godendo nella testa quel momento di totale sottomissione che tanto adori. Arrivati a casa come al solito scendiamo in taverna, poiché per questi momenti poco romantici fa molto di più al caso nostro, ed entrati nella stanza ti spingo senza troppa forza ma con convinzione sul divano, ti faccio sdraiare col culo all'aria e mi siedo senza far troppo peso sulla tua schiena assestandoti qualche schiaffo deciso sul sedere, dicendoti che dovrai comportarti bene o non ci andrò affatto alla leggera. Gemi ed annuisci sommessamente, già eccitata. Inizio a levarti i vestiti di dosso con foga visto che voglio arrivare subito al dunque, non abbiamo bisogno di presentazioni e preparativi ormai, la situazione che vogliamo è questa ed io la so gestire bene. Ti spoglio completamente, poi ti afferro da dietro per la nuca e ti avvicino alle mie labbra baciandoti con passione, premendoti verso di me per farti sentire il mio controllo. Mi cade l'occhio sulle tue mutandine inumidite ...