1. Elisa: una giornata particolare


    Data: 02/02/2019, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Erano le nove ed Elisa era già in ritardo. Mandò velocemente nello stomaco il latte della colazione e si fiondò nel bagno. pensava “maledetta sveglia”.Quella mattina poi sapeva che avrebbe avuto dovuto fare la fila alla segreteria della facoltà.Si chiese “Trucco?” e si dette anche la risposta ”Ma neanche a parlarne!”Doccia veloce e poi la prima cosa che le capitò fra le mani Elisa la indossò senza guardare. Inaspettatamente tutta quella fretta e ansia di far presto avevano messo in lei un’eccitazione che ora faticava a trattenere. Proprio ora che si stava vestendo sentiva che i capezzoli si erano inturgiditi e sembravano due chiodini appuntiti ed il ventre si contraeva con le pulsazioni che si propagavano giù sin dietro le cosce a far riemergere la voglia repressa che le era venuta durante la notte e che elisa non era riuscita a soddisfare.Di sicuro ciò che le era capitato durante la notte era naturale ma non era normale che non riuscisse a venire. Era da un po’ di giorni che Elisa non faceva sesso né con Nicole né con Rocco e né con nessun altro ma non era quello il momento per fare sesso solitario. Doveva a tutti costi rimandare il piacere che affiorava prepotentemente e sopprimere il desiderio, presa com’era dal lavoro e dalle altre mille incombenze che assorbivano i suoi pensieri, e nello stesso tempo mantenerlo per poter godere maggiormente alla prima occasione.Era quasi pronta ad uscire di casa ma quel pensiero insistente non l’abbandonava. Quella mattina si sentiva ...
    ... donna e pensò a ciò che si perdevano gli uomini trascurando il suo giovane corpo che lei donava solo a poche persone ben conscia che avrebbe voluto le sue tette, le sue spalle ed i suoi fianchi armonici come quelli delle modelle e non con le linee arrotondate ma non appesantite che vedeva nello specchio. Quelle forme piacevano e la rendevano piacevole alla vista dei maschi ed anche delle donne.D’un tratto si fermò, perché no si disse; era un pensiero ricorrente ma che non aveva avuto il coraggio di attuare. Era ancora più eccitata, il cuore le batteva sino in gola, era euforica. Questa volta non si negò e sii sedette sul bordo del letto, si sollevò la gonna e lentamente, come se dovesse sedurre chissà chi, si sfilò le mutandine nere di pizzo che aveva indossato poco prima, le avvicinò alle narici e sentì il profumo che già sapeva di lei. Fino a quel momento per Elisa era un pensiero da troietta quello che aveva in mente: andare in facoltà, stavolta in segreteria, con tanti ragazzi intorno, senza indossare l’intimo; era un pensiero che la eccitava e la impauriva allo stesso tempo. Infatti che cosa avrebbero potuto pensato le colleghe, gli amici maschi scoprendolo. Era proprio quello che eccitava Elisa; era il rischio che la faceva bagnare ed emettere profumo di sesso.Chiuse la porta di casa, diede le mandate con la chiave, e corse via, prese l’autobus ed arrivò in segreteria della sua facoltà.Appena arrivata si mise in fila e fu subito assalita dalla paura di essere scoperta, ma ...
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