1. Elisa: una giornata particolare


    Data: 02/02/2019, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... impacciato e scambiò la disponibilità di lei a fare sesso per gentilezza. Lei le stava accanto con le gambe che si sfioravano ed ogni volta per lei era un sussulto, mentre lui forse per pudore oppure non capendo si scostava. Elisa fece sì di avvicinarsi tanto che anche il gomito di lui nei movimenti del pasto toccasse spesso le tette di lei. Per Elisa era un piacevole martirio; la sua mente non ascoltava i concetti che lui esprimeva e nella testa si chiedeva che cosa avrebbe fatto, se fossero stati soli; di sicuro lo avrebbe lasciato fare tra le sue gambe e le avrebbe messo il suo corpo a disposizione per avere la massima soddisfazione con un potente orgasmo.Il tempo, però era tiranno e il pasto finì e così anche la pausa pranzo; quel pasto è stato troppo veloce per instaurare un qualcosa che consentisse ad Elisa un’opportunità. Da quel ragazzo si sarebbe fatta fare di tutto per quanto era eccitata e per quanto le piacesse.Erano già le due del pomeriggio quando uscì dalla mensa. Tutta quell’eccitazione le aveva dato molte forze e non vedeva il momento di rientrare a casa per farsi un’altra doccia e poi rilassarsi sul divano per dedicarsi finalmente a se stessa se non ci fosse stato Rocco.Seduta sul divano di casa si tolse le scarpe che le facevano male ai piedi ed avrebbe gradito un massaggio, poi levò la camicetta bianca esponendo all’aria le tette ed infine calò a terra la gonna; ora veramente nuda.Si distese sul divano e si tirò i capezzoli pensando a quando era stata ...
    ... l’ultima volta con un maschio. Ripensò a Rocco che l’aveva scopata nel suo letto ed anche quell’amico incontrato in mattina con cui ha pranzato e sognava di amarlo nonostante non sapesse dove fosse.Il suo pensiero ritornò a Rocco ed a come diventare la sua compagna di vita, rubandolo alla madre. La relazione con lui si faceva sempre più difficile e la voglia di lui quando era lontano per lavoro l’aveva distrutta. In quel periodo decise che non ci sarebbe stato lo spazio per altre relazioni serie, però rimpiangeva i momenti belli della sua storia e si accorse che in alcuni tratti era stata felice.Era però una relazione ai limiti dell’impossibile. I pensieri vogliosi la riportarono a quel suo amico della mattina. Lei non lo aveva mai chiamato ed in passato era sempre stato lui a telefonare; le aveva dato l’idea che fosse innamorato e quindi il più predisposto ad avvicinarla. Stavolta era tentata, voleva sentirlo per sentire la sua voce calda, i suoi sussurri, le sue parole perché si era resa conto che a pranzo più lui le parlava, più lei si sentiva presa, intrigata, catturata, sedotta e forse innamorata.Elisa si fece coraggio e nuda com’era cercò nella rubrica dello smartphone il numero, lo scelse e aspettò la risposta.Erano attimi di attesa con il cuore a mille, la tentazione di chiudere la chiamata ma la voglia di sentirlo era più forte.Elisa ascoltò tre, quattro squilli senza risposta, poi premette il tasto di interruzione chiamata dicendo a se stessa “Non c’è, chissà cosa sta ...