1. Elisa: una giornata particolare


    Data: 02/02/2019, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... presto capì che accanto a li c’erano degli sconosciuti e che chi avesse sentito i suoi profumi ne avrebbe avuto solo dei vantaggi. In effetti stando in fila davanti allo sportello non incontrò nessuno di sua conoscenza e ne fu contenta.La mattina trascorse senza ostacoli e la sua mente era impegnata in altri pensieri decisamente meno eccitanti.Uscendo dalla segreteria incontrò un amico, giovane specializzando in medicina, che da tempo che la invitava a prendere un caffè; spesso lui la guardava e la fissava ma lei dimostrandosi un po’ scontrosa in tutti i casi si era sempre negata, non perché non le piacesse ma non voleva pettegolezzi e poi c’era il sesso fatto sia con Nicole ed anche con Rocco. Quella mattina, invece, Elisa sperava che quel ragazzo la invitasse ed allora lei avrebbe accettato di uscire con lui per una prima conoscenza; non se ne fece nulla perché lui era al già al bar dell’università con una collega di corso.La lunga fila allo sportello era terminata dopo mezzogiorno e mezza ed allora Elisa pensò che sarebbe stato meglio andare a pranzo alla mensa universitaria per chiacchierare e pettegolare con altri amici e colleghi di corso. Al self service prese un piatto di pennette al ragù, delle scaloppine, mezza minerale ed una arancia. Stava guardando il contorno ed in particolare le zucchine che la lasciarono indecisa se prenderle oppure no, quando si sentì toccare una spalla a cui seguì un “Mi posso sedere al tavolo con te?”Elisa si voltò ed ebbe un tuffo al ...
    ... cuore: era lui. Si sentì improvvisamente confusa e balbettò restando lì confusa. Non sapeva spiccicare parola ma lui, molto carinamente, la tolse d’impaccio.“Che aspetti? Vedi laggiù c’è un tavolo tutto per noi. Ti va?”Si diressero a sedersi e lui non si accomodò di fronte ma accanto.Quella posizione sembrava fatta apposta per riportarla a quello stato di eccitazione che aveva dentro da molte ore. Il cuore aumentò i suoi battiti e l’eccitazione stava prendendo il sopravvento ma riuscì a darsi un contegno dignitoso.Lo sguardo di Elisa era incantato e sognante. Lo voleva vicino ma avrebbe preferito in un altro luogo più riservato, magari da soli e non lì davanti agli sguardi di tutti. Le palpitazioni aumentarono e la pelle aumentò la sensibilità così come il naso, pronto a raccogliere anche il più piccolo ormone emesso da quel ragazzo. Mentre inforcava le pennette le passò per la testa si intravedessero i capezzoli che già da quando era a casa erano duri ed appuntiti. Per dare un po’ di pace alla sua figa aprì un po’ le gambe che erano tese e avrebbero voluto distendersi ed aprirsi. Di sicuro ora lui stava respirando gli ormoni che lei emetteva. In lontananza vide altri ragazzi sconosciuti che guardavano nella sua direzione; forse guardavo tra le gambe e vedevano la figa nuda e depilata con il piccolissimo cespuglietto di peli scuri sul monte di venere. Elisa non dette importanza a quei ragazzi e non cambiò la sua posizione.Elisa parlava e sembrava tranquilla, lui era un po’ ...