1. To sink. Affondare. Seconda parte. (di Tibet e Flamerebel)


    Data: 02/02/2019, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... grugnisce come un maiale. Mi fa schifo! È ripugnante! Non godo, penso a come fottere Lev. Simulo del godimento, voglio che il porco si agiti e perda la testa, gli faccio domande su Marc, il depravato lo conosce... sa poco ma quel poco è pericoloso, non voglio che ne informi Lev. Bene, non mi rimane nient'altro, devo agire… questo uomo non mi serve, può diventare un qualcosa di non previsto... … le mie urla di spavento arrivano fin fuori, nel locale, Lev si precipita dentro e ciò che vede è me nuda in un angolo, Goran invece, disteso sul divano con ancra il cazzo assurdamente dritto, il suo viso è pallido e gli occhi sbarrati privi vita. Infarto? Mi fingo frastornata quando Lev mi alza e mi imprigiona al muro. -Che cazzo è successo qui?- urla, è incazzato. Io mi dibatto, faccio resistenza. -Che cazzo ne so! Stava godendo ed ha iniziato a stare male, io ho avuto paura… lasciami mi fai male!- urlo. Mi lascia dopo poco. -Vestiti, ce ne andiamo prima che arrivi la polizia.- In macchina gli dico che mi sento sporca e devo farmi una doccia e che conosco una tizia, una veggente, una che ci sa fare. Marc ci andava spesso per farsi predire il futuro e roba simile. È una viziosa. Ho passato una giornata d'inferno, dormendo poco e piena di emozioni contrastanti. Ripenso a tutto, ho bisogno di sentirmi protetta. È un sentimento forte che viene da dentro, lo sento strisciare fino ad uscire fuori. Ho gli occhi gonfi di lacrime quando mi presento da Lev e gli chiedo se vuole fare una doccia con me. È titubante ma alla fine accetta. Siamo nudi sotto il getto d'acqua calda. Sono io a fare dei passi verso di lui benché la doccia sia stretta. Gli dono carezze e dopo poco lui si lascia andare e fa lo stesso. Alla fine mi appoggia alla parete, mi alza con le sue forti braccia e mi prende così. Godiamo del sesso che ha un sapore dolce amaro.
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