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La seduzione di Luisa
Data: 04/02/2019, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... la baciavo e la carezzavo dolcemente tenendola stretta a me rendendo più romantica l’atmosfera ed il rapporto tra noi due.Ero sicura che avremmo rifatto l’amore.La sentivo ormai mia, ritenevo di averla completamente sedotta e fatta entrare nel mondo lesbico.L’indomani di pomeriggio, Luisa suonò alla porta; non ci furono parole ma un bacio, lungo e profondo con le nostre lingue incrociate con cui lei dimostrò essere abbastanza esperta.In pochi minuti fummo nude.Le baciai le sue magnifiche tette; leccavo e mordevo quelle dolcissime protuberanze dei capezzoli. Mi piaceva tenerli in bocca e sentivo Luisa che godeva molto al titillarli. Quando si denudò vidi che erano belli duri, proprio come due ciliegie. La mia idea assillante era che la mia amichetta mi leccasse leccarmi la figa.In una delle mie scorribande con la lingua tornai a baciarla sul collo facendo scorrere le mani sui suoi fianchi.“Ti piace amore? Ti piace come ti lecco le tette? Che belle!” sussurravo per eccitarla ancora di più.“Si. Mi piace, mi fa impazzire. Fammi un clistere così godo. Dai! Vorrei godere come l'altra volta”“Si. Il clistere lo facciamo dopo. Ora leccami la figa. Mi devi far venire, poi ti faccio un magnifico clistere e ti mando in paradiso”Aveva capito molto bene.Con la testa si era calata sulla figa e aveva iniziato a leccarmi. Con la sua lingua raccoglieva i sapori dentro e fuori dalle labbra del mio sesso. Sentivo la sua lingua entrare in me ed il piacere aumentava di pari passo. La voglia ...
... irrefrenabile di venire nella bocca della ragazzina cresceva dentro e mi prendeva tutta.Ormai ansimavo e guaivo come presa da un fuoco interno piacevolissimo.Mi toccavo i capezzoli che divennero turgidissimi.La mia giovane amante trascurava il mio clitoride forse per inesperienza.Rimediai scendendo con la mano a toccarmi il magico grilletto davanti ai suoi occhi.Luisa capì che cosa desideravo prendendo il clitoride tra le labbra mordicchiandolo.Sentivo salire in me l'orgasmo.Guidai un suo ditino nel mio sfintere indicandole così il modo migliore di farmi godere.Poi mosse le sue dita, che erano diventate due, dentro il mio buco posteriore mentre la sua bocca divorava il mio sesso."Si, sii così. Leccami, leccami tutta che sono la tua troia, sono la tua puttana. Dai dai che godo, godooo. Ahh siii."Al culmine dei sensi, presi la sua testa tra le mani e la spinsi contro la mia figa.L'orgasmo arrivò con una straordinaria forza ed intensità. Mi lasciai cadere lì esausta sul pavimento.Poco dopo sentì il suo corpo caldo adagiarsi su di me e la sua bocca che tornava a baciare la mia.“Sono stata brava?” mi chiese.“Bravissima. Amore mio. Continuando così sarai un'amante eccezionale. Ma non darmi più del lei, chiamami Stefania”Nel baciarci ci scambiammo il sapore dei miei umori che lei da brava ragazza aveva raccolto con la lingua e con cui si aveva impiastricciato il mento..“uff! che caldo! Che ne dici di farci una doccia per rinfrescarci? Io sono tutta sudata”“Detto bene Stefania! Con questo ...