1. Colleghi


    Data: 05/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... cazzo dell'amico moro, con suo dispiacere e cercai quello di Luca. Volevo che facessimo un 69. Lui capì e si mise di fianco a me. Avevo il suo uccello a pochi centimetri dalla mia bocca. Potevo sentirne l' inebriante profumo, il calore. La sua cappella era rossa, grossa e completamente lucida. Mi avvicinai lentamente, aprendo la bocca e lo accolsi dentro di me, bagnandogli bene quella mazza. Baciai la sua cappella diverse volte, poi leccai tutta l'asta fino alle palle. Le presi in bocca una alla volta e le succhiai. Tornai alla cappella e me la misi tra le labbra, mentre la mia lingua perlustrava ogni millimetro di pelle. Lo afferrai bene e me lo ingoiai era lungo ma riuscivo a tenerlo in bocca tutto. Senti il dito di Luca toccare il mio buco del culo, e gemetti. Ero quasi all'apice della goduria. Il mio cazzo nella sua bocca, il suo dito nel mio culo, il suo uccello fra le mie labbra e l' ansimare dei nostri amici. Mi portarono al massimo dell'eccitazione. Luca se ne accorse ed incominciò a pomparmi l'uccello più velocemente a leccare la cappella più voracemente e a spingermi il dito ancora più su. Non resistetti e nemmeno lui. Venimmo insieme come nei manuali dell'amore. Sentii la sborra attraversarmi l'uccello e sparire ingoiata nella bocca di Luca. E sentì il suo cazzo ingrossarsi e pulsare tra le mie labbra e la sua sborra bagnarmi la lingua arrivare in gola, la sentì scendere. Un getto poi un secondo ancora più intenso, poi altri. Lo feci uscire da me, non potevo ...
    ... contenere tanta abbondanza. Avevo le labbra bagnate del suo seme, venne ancora sulla mia faccia. Luca continuava a succhiare ed io continuavo a venire. L'uccello quasi mi faceva male e il culo si contraeva spasmodicamente attorno al suo dito. Ci fermammo giusto in tempo per vedere il ragazzo biondo venire sulla pancia del moro. Afferrammo l'uccello del ragazzo italiano e glielo menammo. In pochi secondi venne anche lui. Un fiotto di sborra salì alto e potente. Ricadde sulla sua pancia già bagnata dall'amico. Un altro fiotto cadde sulle mie gambe e i restanti ci bagnarono le mani. Restammo qualche secondo con in mano il cazzo del ragazzo che si stava ammosciando. Io e Luca ci guardammo contenti pregustandoci già i giorni che sarebbero seguiti. Salutammo i nostri amici ed uscimmo dal locale. Lungo la strada non parlammo di ciò che era successo. Ogni tanto Luca mi toccava furtivamente la mano. Non avevamo bisogno di parlare. sapevamo che era una cosa nostra e tale sarebbe rimasta. Salimmo in camera io entrai nella mia e lui nella sua. sapevamo entrambi che la serata non era finita. Dopo qualche minuto sentì bussare alla porta di separazione della mia stanza. Aprendola mi trovai davanti Luca, nudo. Il suo cazzo era come quando glielo avevo stretto poche ore prima. Era bagnato e desideroso di me. Sulla porta mi abbassai e lo afferrai per il sedere avvicinando il suo cazzo alla mia faccia. Lo presi in mano ed incomincia a strofinarmelo su tutto il viso. Volevo gustarne l'aroma di sesso ...