1. Gli slavi del supermercato


    Data: 05/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    ... addominali che si intuivano sotto la canottiera macchiata e quei modi di fare diretti, mi avevano turbata. Inoltre con mio marito a letto le cose non andavano da un pezzo: non era mai stato molto dotato, e, forse per i problemi economici, oramai lo facevamo al massimo una volta al mese, senza particolare trasposto nè soddisfazione (almeno da parte mia). Mi resi conto che il pensiero di quel pisellone mi stava facendo bagnare, ma mai e poi mai avrei ceduto ad uno sporco zingaro: magari però mi sarei potuta masturbare sotto la doccia pensando al suo pisellone.
    
    Finii la spesa ed uscii con due borse, un po' preoccupata perchè avevo consumato quasi tutta la riserva di soldi per la settimana.
    
    Lo zingaro era all'uscita che mi aspettava: non ne avevo dubbi. Subito mi disse:
    
    - "Bella signora ti aiuto io, dà me pacchi!"
    
    Ma io mi rifiutai e mi diressi verso la scala con passo deciso. Non si arrese e riuscì a prendermi una borsa da una mano, al chè ebbi paura che volesse rubarmi la spesa, ma si mise al passo affianco a me cominciò a parlarmi:
    
    - "trenta euro tu succhia me. Io cazzo grosso, cazzo bello, cazzo duro, trenta euro te succhia me!"
    
    E intanto si era riportato la mano sul pacco che, in effetti, sembrava sia grosso che duro. Quella proposta diretta mi fece bagnare nuovamente, ma scossi la testa sorridendo.
    
    - "Cazzo duro, tanta sborra, trenta euro, dai bella signora"
    
    Continuava a toccarsi il cazzo, quasi a menarselo, e si era rimesso a camminare ...
    ... all'incontrario davanti a me per esibire la sua dotazione. Oltre che eccitata, iniziavo a pensare che trenta euro non mi facevano schifo, visto il momento, e poi quel cazzo era davvero duro... ma no! cosa stavo pensando? Dovevo essere impazzita! Misi la mia sporta nel bagagliaio, lo zingaro vi mise la sua, e salii in macchina. Abbassai subito i finestrini, sia per il caldo che aveva riempito la macchina nel frattempo, sia per dare qualche moneta allo zingaro per togliermelo di torno. Allungai la mano con le monete fuori dal finestrino, lui allungò la sua, ma al posto di prendere le monete, mi prese il polso e se lo portò sul fronte lercio della sua tuta da tennis. Con mia grande sorpresa, le monete caddero per terra e io mi ritrovai a tastare attraverso il tessuto sintetico azzurro un signor cazzo, duro e caldo. Avevo avuto solo due ragazzi prima di mio marito e i loro peni erano più o meno simili a quelli di mio marito appunto: questo era significativamente più grosso, ma immensamente più duro del suo. Restai a bocca aperta per qualche secondo mentre lo zingaro si strusciava la mia mano sul suo poderoso pacco. Lo guardai finalmente negli occhi e gli dissi: "Trenta euro, ok?" e lui mi rispose ok.
    
    Si abbassò di colpo la tuta, era senza mutande, e mi presentò il suo bastone in tutta la sua possenza: era scuro, fortemente curvato all'ingiù e terminava con una cappella rossa infuocata. Si avvicinò ulteriormente alla portiera in modo che il suo uccello sporgesse dentro l'abitacolo. Prima di ...