1. Via i freni...


    Data: 05/02/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: amplesex, Fonte: Annunci69

    Aprii la casella posta elettronica, come sempre curioso di sapere se ci fosse anche qualche messaggio stuzzicante oltre alla solita lista di spam e newsletter dei vari siti cui ero registrato. Mi si palesò una mail di una certa Gaia. L’aprii. Si presentava come una moglie che desiderava tanto la trasgressione ma il suo lui non faceva propriamente il suo dovere di sposo, si limitava a scopare e una volta arrivato si girava e iniziava a dormire.
    
    Chiese se potevamo iniziare un chattare scambiandoci racconti e fantasie.
    
    Per un pò di tempo ci scambiammo varie mail dove ognuno raccontava i propri incontri. I miei, da buon single, più variegati dei suoi che erano per lo più con il marito.
    
    Dopo vaie mail mi confessò che aveva fatto leggere le mail al marito, Alberto, e che questi dopo una prima incazzatura chiese di poter incontrare “l’uomo che mia moglie avrebbe desiderato come marito “, come poteva essere possibile che lui che si vedeva tanto macho e stallone fosse così lontano dal soddisfare la propria femmina?
    
    Questa situazione m’intrigava da morire e risposi felice di accettare la proposta, che mi avrebbe fatto piacere di aiutarli contando sulla mia assoluta riservatezza? Nel giro di qualche mail fissammo un appuntamento a casa loro per l’indomani alle 16:30. Si sarebbero sentiti più a loro agio piuttosto che in un bar o in qualsivoglia locale pubblico.
    
    Ricevo da un’altra casella una mail della moglie dove mi fa sapere che Alberto era stato attratto e si ...
    ... era eccitato dagli scritti dove lei confessava che gli sarebbe piaciuto vedere il suo Alberto in atteggiamenti bisex; mi scrive cosa vuole fare durante l’incontro fissato chiedendomi di comprare un “regalo” per Alberto.
    
    Ci conoscemmo. Lui Non era molto alto, ma ben piazzato e indossava una camicia chiara in cotone fuori dai pantaloni coi primi due bottoni aperti, un paio di jeans e due infradito colorate, lei. Mora, chioma mossa e capricciosa domata da uno spillone che la chiudeva a chignon, un seno meraviglioso ed un paio di cosce che chiedevano solo di essere forzate. Senza essere visto da Alberto passo il “regalo” a Gaia che lo porta di là in camera.
    
    Ci sedemmo sul divano. Lei Accese lo stereo e una musica graditissima di vintage rock si diffuse nella stanza. Iniziammo a parlare del più e del meno per rilassare gli animi.
    
    D’un tratto i discorsi si fecero più piccanti. Dopo qualche minuto avevo inquadrato il marito. Gli dissi che il suo problema era che quando scopava non riusciva a lasciarsi andare del tutto agli istinti e metteva davanti ciò che la morale etichettava come giusto o sbagliato piuttosto che ciò che gli piaceva: era tipico, specie nei maschi italiani, usciti dall’asilo delle orsoline e col mito del macho anni ’80. Gli dissi che doveva far sue tutte le emozioni dapprima cercando l’intesa con lo sguardo, l’udito, l’olfatto e poi cercarli nel tatto e nel gusto. Doveva abbandonare i cinque sensi tutti al suo eros e abbracciare in toto quello della ...
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